Acquisto e vendita di proprietà

Documenti notarili
Nel passato, per vendere o comprare un terreno, una casa, serviva solo la parola d’onore.
Contrattavano sempre prima di concludere.
Quello che tradiva la sua parola era screditato dalla comunità.

Già alla seconda metà del terzo secolo, nei principali centri del Friuli, si esigeva dai notai che sapessero leggere e recitare le scritture ed i documenti che avevano letto a voce, sia in lingua volgare che in quella letteraria.

In questo contesto entrano anche gli antichi documenti spesso ricopiati dai medesimi notai da cui emergono i nomi delle località dove è stato rogato l’atto notariale.

Sulla scia di questo argomento, si puo rilevare la datazione più antica delle località e le variazioni “toponomastiche”.

Documenti notarili

Nelle pagine seguenti, scoprirete documenti originali, notarili delle persone che resiedevano a Calla e a Montefosca.
Questi documenti riflettono il rispetto del sovrano e delle sue leggi ma anche l’importanza delle loro proprietà legittime.

Il documento più vecchio data 1838 con una scrittura illeggibile per noi ma interessante perchè firmate con una croce ; erano validate da testimoni o autorità.
In questo caso, si nota la presenza del signor Giuseppe Battaino.
Prima del Novecento, erano tanti analfabeti ; di conseguenza, non sapevano firmare.

Nel secondo documento del 1853 sotto il regno Lombardo Veneto, appare visibilmente il nome del signor Battistigh Antonio di Mattia, agricoltore domiciliato a Calla, per una “Vendita Enfiteotica”.
Questo soprannome con gli anni e le scritture ripetute da diversi segretari è stato modificato da Mattia, a Mattuola, a Matiola per finire a Matjulu.

Il terzo documento del 1900 sotto il regno del Re Vittorio Emmanuele III riguarda sempre il signor Battistigh Antonio fu Mattia, soprannominato Mattiuola, domiciliato a Montefosca per un “testamento pubblico”.
Qui si vede benissimo l’esitazione del segretario per quello che riguarda il soprannome ; in questo modo si è perso nel tempo anche l’H a Cencig e a Laurencig ; gli esempi non mancano.

Il quarto documento risale al 22 giugno 1903 sempre sotto il regno di Vittorio Emmanuele III.
Riguarda la signora Battistigh Teresa in Laurencigh per una “rinuncia di eredità”.
Qui possiamo notare una bella e constante scrittura.
Notiamo la dichiarazione :
“le parti hanno dichiarato di non potersi firmare, perchè analfabete”.

Per finire, una “compravendita” del 1905 che riguarda il signor Cencigh Giuseppe detto Mattiola, nato e domiciliato a Montefosca.

Questi documenti attestano la serietà della gente di allora per quello che riguardava le proprietà ma anche l’eredità.
Quelli della famiglia Battistigh Antonio e i suoi eredi sono una piccola parte di tutto quello che hanno firmato dai notai.

“Enfiteotica” : diritto di godere un fondo altrui per almeno vent’anni con l’obbligo di apportarvi migliorie e di corrispondere periodicamente un canone.

“Canone” : controprestazione in denaro o in altre forme pagata periodicamente.
Guerrino Cencig



























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