CILIEGIA - ČARIEŠNJA

(Prunus cerasus)

Una rubrica semplice che guarda al vegetale dell'orto, del campo e del bosco vicini, cercando possibili connessioni con la medicina popolare od etnoiatrica.
Ci sono numerose varietà di ciliegie coltivate, alcune si contraddistinguono per i rami abbastanza sottili o per le diverse chiome fogliari; il ciliegio è una pianta originaria probabilmente dall’Europa orientale, ma è coltivato fin dal tempo dei romani.

Il frutto

è ricco di vitamina A, e quelle del gruppo B.
Contiene ferro, calcio, fosforo, zolfo, magnesio, sodio e potassio come minerali e zinco, manganese e cobalto come oligo-elementi.
E’ presente come zucchero il levulosio (compatibile con la dieta del diabetico).

Proprietà

E’ un potente depurativo e disintossicante epatico oltre che un mineralizzante.
Aumenta le reazioni naturali di difesa.
E’ un diuretico di buona vaglia, un antireumatico ed antiartritico.
E’ un ottimo lassativo.

Indicazioni

Trova impiego nelle demineralizzazioni -e nei ritardi della crescita, nel reumatismo e nella gotta.
Combatte le fermentazioni intestinali e la stipsi.

Utilizzazione

Un’alimentazione esclusivamente a base di cilegie per uno o due giorni costituisce un’utile cura depurativa per l’organismo, favorendo l'eliminazione dei risidui metabolici e delle tossine.
Si può assumere anche semplicemente del succo.

All’esterno si possono applicare degli empiastri sul viso e sul collo per le cure epidermiche (la ciliegia è un tonico dei tegumenti affaticati).
La medicina popolare prevede l’utilizzazione delle ciliege schiacciate sulla fronte contro le emicranie.

Curiosità

Essendo la ciliegia, eccetto che per gli zuccheri, un frutto relativamente povero di principi nutritivi, se ne può mangiare in abbondanza (ovviamente fresco e nella sua stagione di presenza biologica).
E’ un inganna fame salutare per gli obesi e anche per i diabetici.
Per i dispeptici, le persone particolarmente delicate, come anziani e bambini; la ciliegia cotta (composte , marmellate) è talvolta più indicata del frutto crudo.

Il rimedio in fitoterapia

In questo caso si utilizzano i peduncoli; soprattutto come diuretico nelle insufficienze renali, nelle nefriti e cistiti, negli edemi di origine cardiaca.
Si prepara il decotto:
una manciata di peduncoli (gambi) per litro d’acqua.
Bollire 10 minuti.
Un litro al giorno.
Quando i peduncoli sono secchi, farli, prima di tutto macerare per 12 ore in acqua fredda.
Questa forma farmaceutica può venir impiegata anche come bevanda disetante.
I peduncoli, infine, entrano nella composizione di numerose tisane diuretiche assieme per esempio alle barbe del mais, alla radice di gramigna o alle foglie di uva ursina.

Sono particolannente legato emotivamente a questa pianta; mi ricorda l’infanzia e le vacanze di giugno in Istria, le scorpacciate di ciliegie.
In particolare mi evoca l‘amicizia con Fulvio Tomizza e le sue «lezioni» sui microtoponimi istriani.
In una delle nostre frequentazioni mi insegnò, fra l’altro, l’origine del nome di Visignano d’Istria (Višnjan):
“Il giardino dei ciliegi”.
In effetti pochi altri pasti di quella regione sono così ricchi di questo frutto prezioso.
Erbe e salute a cura di Franco Fornasaro
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