Gli innesti
innesto di due anni di pesca noce su susino
innesto di tre anni di albicocca su susino
Ancora per poco, ma è ancora possibile.
Il periodo degli innesti primaverili, soprattutto quelli a spacco, sta volgendo al termine.
Quest'anno, per la verità, è stato assai problematico a causa soprattutto del ritardo primaverile e del cattivo tempo.
Tuttavia qua nelle Valli, e soprattutto in montagna, è ancora possibile innestare, anzi, probabilmente, con maggior successo, dato l'annuncio dell'improvviso arrivo della primavera che stimolerà, anzi ha già cominciato a stimolare come dimostra il pianto delle viti, il succhio delle piante.
In particolare buono il momento per l'innesto a gemma o a corona del fico (per il fico non si usa mai l'innesto a spacco), anche se la moltiplicazione del fico è molto più facile per talea di gettiti basali o per talea di polloni.
E' pure possibile innestare a spacco i susini, se si sono prelevate le marze il mese di gennaio o di febbraio.
E' stato osservato che nelle zone argillose delle Valli (e sono tante) è proficuo innestare sul susino l'albicocco, la pesca noce, la pesca, il mandorlo e, naturalmente, tutte le varietà di prugne compreso il biricoccolo.
Gli esemplari così innestati risultano più resistenti alle muffe e iniziano a fruttificare già al secondo anno dopo l'innesto; inoltre tendono a nanificare.
Innestare è facile e, se si inizia, ci si lascia prendere dalla passione.
Sarebbe opportuno salvare dalla perdita tante varietà di gustosissime mele e pere, frutto di anni e anni di selezione da parte dei nostri antenati.
Ogni famiglia, ogni proprietà molto probabilmente ha ancora vecchi esemplari di queste piante, che, se non si salvano, andranno perdute per sempre.
Buon lavoro, dunque.
ns