Santuario mariano di Porzûs di Attimis

Nelle terre dell’eccidio la Madonna di Porzûs parla di pace a tutte le comunità di confine.
Nei 20 anni dell’avvio dei nuovi pellegrinaggi, il Santuario si apre ai fedeli sloveni
La Vergine apparsa alla Veggente Teresa Dush parlò in sloveno. Per l’apertura dei pellegrinaggi 2012 la prima messa per le parrocchie slovene

Sabato 14 aprile 2012

Si apre ai fedeli delle parrocchie slovene il Santuario mariano di Porzûs di Attimis (UD).
Per la prima volta, infatti, la stagione dei pellegrinaggi, fissata come di consueto a metà aprile di ogni anno, sarà annunciata dalla celebrazione di una Santa Messa in sloveno per i fedeli delle parrocchie slovene limitrofe, con la volontà di coinvolgere anche la popolazione della Nuova Repubblica nel cammino di fede e speranza indicato dalla “Madone de Sesule”.

Si tratta di un evento storico, segno del cambiamento dei tempi.
Una scelta dettata da tanti motivi e, in primis, dal desiderio di creare una comunità cristiana viva e partecipe, al di là di ogni confine culturale, superando antichi e passati attriti, cercando l’unità dei popoli seguendo l’insegnamento della Vergine della dolina di Porzûs.

Il borgo mariano è di fatto località di confine: Porzûs è a pochi passi dai vecchi valichi tra Italia e Slovenia, prima accessibili solo da chi era munito di lasciapassare (quindi solo da chi abitava le zone a ridosso del confine).
Valichi che negli ultimi anni si sono aperti.
Con l’ingresso in Schengen della Slovenia non ci sono più sbarre né posti di controllo armati.
La volontà, oggi, è di eliminare anche le “transenne” culturali e creare un unico, grande, popolo devoto della Madonna.

A Porzûs la Vergine apparse alla piccola Teresa Dush l’8 settembre del 1855 e si rivolse alla bambina parlando nella sua lingua, lo sloveno.
Per questo, e quindi non solo per la sua posizione geografica, oggi il Santuario deve diventare meta e luogo di incontro per la pacificazione, per riempire le profonde voragini d’odio che hanno segnato queste terre, basti pensare alle lotte della Resistenza, alla connotazione di “terra da conquistare o difendere” che ha avuto specialmente nel Novecento.

Un primo passo, di grande significato e apertura, quello della messa per le parrocchie slovene, che rappresenta una svolta, grazie alla lungimiranza e grande sensibilità di don Vittorino Ghenda, curatore pastorale del Santuario di Porzûs, supportato dalla preziosa attività del Comitato parrocchiale.
Lo stesso Don Ghenda ringrazia sentitamente la Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare l’assessore Riccardo Riccardi, per i fondo stanziati per la sistemazione della strada di accesso.

L’appuntamento è per

sabato 14 aprile, alle 10,00

nel 176° anniversario delle apparizioni.
La celebrazione, in sloveno, sarà officiata da monsignor Dionisio Mateucig, rettore del Santuario del Monte Lussari (Tarvisio - Ud).
Non casuale la scelta del celebrante: il Santuario del Lussari, infatti, è già meta da anni di fedeli italiani, sloveni e austriaci.

Per favorire la conoscenza dei fatti straordinari che segnarono il piccolo paese di Porzûs nella seconda metà del 1800, è stato realizzato anche un santino in sloveno e uno in tedesco.
Entrambi saranno consegnati ai pellegrini sabato 14 aprile e resteranno poi sempre in Santuario e nella Cappella dell’Apparizione a disposizione dei fedeli che non conoscono l’italiano.

A favorire una prima diffusione della conoscenza degli straordinari fatti di Porzûs in Slovenia è stato, di recente, anche Padre Cirillo Cjarga della Congregazione dei Padri di San Vincenzo De Paoli, originario di un paese sloveno in prossimità del confine con il Friuli Venezia Giulia.
Il suo messaggio, che porta le parole della Madonna di Porzûs nella Nuova Repubblica, è stato accolto con grande gioia dalle parrocchie slovene limitrofe.

Del resto, il legame tra Slovenia e Italia, in questa parte del territorio, è molto forte: basti pensare alla presenza, a Caporetto, dell’Ossario, Sacrario militare italiano che ospita le spoglie di 7014 italiani caduti durante la Prima guerra mondiale.

Il programma dell’apertura dei pellegrinaggi 2012



Sabato 14 aprile messa in sloveno per le parrocchie della Slovenia
Domenica 15 aprile, alle 9, partenza del pellegrinaggio a piedi dal bivio di Forame fino a Porzûs.
Alle 11.15, davanti alla Cappella dell’Apparizione, messa solenne presieduta dal padre cappuccino Aurelio Blasotti, vice postulatore della causa per la beatificazione e canonizzazione della venerabile Concetta Bertoli (Mereto di Tomba – UD);
canta il coro della Cattedrale di Santo Stefano di Concordia Sagittaria (VE) diretta dal maestro Michele Franco, con l’accompagnamento dell’organista Daniele Toffolo.
Alle 15 processione con la Sacra immagine della “Madone de Sesule”; presiede padre Aurelio Blasotti.

La Pro loco Porzus sarà presente per accogliere i pellegrini, per ogni loro necessità, unitamente alle sorelle della Comunità Servi di Maria del Cuore di Gesù.

Dopo la festa del 15 aprile, riprenderanno le consuete iniziative di preghiera:
dal 22 aprile, ogni domenica alle 16 Santo Rosario meditato e canto dei Vesperi;
ogni sabato alle 10.30 Santa Messa ed Adorazione eucaristica (chi lo desidera può confessarsi).

Si anticipa che venerdì 14 settembre 2012, in occasione della festa liturgica dell’Esaltazione della Santa Croce”, alle 10, don Carlo Gamberoni della Parrocchia di Servola (TS) celebrerà una Santa Messa davanti alla Grande Croce luminosa di Porzûs.
Per il Santuario di Porzûs
Paola Treppo
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