Cognomi I L

Per gentile concessione dell'autore Božo Zuanella pubblichiamo estratti della sua ricerca sui cognomi delle Valli. L'originale e completa visione dei cognomi può essere presa sui numeri del DOM.

Jacomin / Jakomin

Jacomin è un altro cognome da tempo estinto nel comune di Grimacco ma presente nel sec. XVII a Seuza / Selce che allora veniva chiamata Seuza superiore per distinguerla da Seuza inferiore / Selce che si trova in comune di S. Leonardo.

Si tratta di un cognome di origine romanza derivato dall'agionimo o nome di santo Jacobus (in friulano Jacum e in italiano Giacomo) col formante diminutivo - in . Questo cognome, nella forma Jakomin , è presente anche sul territorio della Repubblica di Slovenia confinante con l'Italia.

Nelle zone di contatto linguistico si è verificata una certa osmosi di tipo onomastico per cui non è raro di trovare sul territorio sloveno cognomi di origine friulana o italiana e, viceversa, sul territorio friulano, cognomi tipicamente sloveni.

Ed ecco un breve elenco delle forme cognominali più diffuse derivate dall'agionimo Jacobus presenti in Friuli: Cum, Cumin, Cumini, Comin, Comino, Cominotti, Cominotto, Comuzzi, Comuzzo, Comel, Comelli, Giacomazzi, Giacomel, Giacomelli, Giacomello, Giacometti, Giacomin, Giacomini, Giacomuzzi.

Juh

E’ interessante far notare che ad Altovizza, a un paio di chilometri da Clastra, era presente fino al 1700 il cognome Jùh, annotato sui libri parrocchiali di San Pietro anche nelle forme Juch e Jug (questa forma onomastica, come detto, è alla base dei già citati cognomi Iùssa e Iùssig):
1650 Valentinus fllius Thomae Juh de Altauizza,
1652 Marina Jìlia Thomae Jug de Altauizza,
1656 Vrsula fihia Thomae Juh de Altauizza,
1654 Josephusflhius Thomae Juh de Altauizza (Libri dei battesimi di 5. Pietro),
1684 Valentinus Juch de Altauizza,
1687 Tho­ma Huh de Altauizza (Libri dei morti di San Pietro).

Anche se nelle valli del Natisone San Gioaccbino è oggi pressoché sconosciuto (con la consorte Sant’Anna è compatrono della antica chiesetta di San Giacomo a Biacis in comune di Pulfero), ha contribuito nel passato alla formazione di diversi cognomi.
Oltre ai tre già citati dobbiamo registrare anche il cogno­me Chin (Kìn) tipico del paese di Mersino

Iaculin

Il cognome Jacolin o Iaculin ( Jakolin / Jakulin ) compare per la prima volta nella parrocchia di S. Leonardo l'8/5/1793 quando " Andreas filius qm. Stephani Jacolin de Petshanje Parochiae S. Viti comitatus Tolminensis, miles transfuga " si sposa nella chiesa di S. Leonardo con Giovanna Pich di Scrutto. Questo cognome viene trascritto sui libri parrocchiali nelle forme Jacollin, Jacolin, Jaclin e Jaculin, ma soltanto dopo il 1850 assume la forma definitiva attuale Iaculin.

Il capostipite della famiglia Iaculin di S. Leonardo era dunque un soldato disertore di origine slovena controllata, proveniente, dal paese di Pečine situato sulla Šentviška Planota, attualmente in comune di Tolmin. La genealogia essenziale della famiglia Iaculin di S. Leonardo si può leggere in DOM, n. 6, 1990, pag. 3 (La Schiavonia Veneta: ottimo rifugio per disertori e renitenti alla leva).

Iaculin / Jakulin è dunque un cognome sloveno Doc, nel senso che proviene dal territorio sloveno che attualmente fa parte della Repubblica di Slovenia.
Alla base di questo cognome c'è l'agionimo Jacobus (Jakob, Giacomo). Per rendersi conto della varietà dei cognomi sloveni derivati da questo nome di santo basta leggere il saggio Svetniki v sto venskem imenoslovju di Pavle Merkù che esce a dispense sul mensile sloveno Mladika (TS).

Questo cognome è oggi diffuso in diverse località del territorio sloveno nella forma Jakolin (Smarje, Ljubljana, Maribor, Gorica, Ilirska Bistrica), Jakulin (Litija, Ljubljana, Maribor, Primorska, Trst) e Jaklin (Stajerska, Idrija).

Questo cognome è sorto col formante diminutivo -in da una antica forma onomastica Jacol/cul, che troviamo documentata anche sui più antichi libri parrocchiali di S. Leonardo e S. Pietro al Natisone.

Dal nome proprio Jacol è sorto col formante diminutivo friulano -ùt il cognome Jacolùt (oggi Jacolutti) diffuso nella zona di Cividale.

Da notare, infine che Jaculin era una antica forma onomastica friulana che, a quanto mi risulta, non si è trasformata in cognome nell'area friulana (cfr. Nuovo Pirona, pag. 1530).

Ieréb

Il cognome Jeréb è tipico del paese di Mersino. Da qui si è diffuso nella valle del Natisone e, per effetto dell’emigrazione, anche in Friuli.

Il soprannome Jeréb , diventato poi anche cognome, deriva dallo zoonimo sloveno «jereb» (= pernice) e in origine stava a designare una perso­na che aveva qualche caratteristica fisica o comportamentale della pernice.

Ipaviz

Il cognome Ipàviz (Ipàvic) era presente nel 1912 a Brida superiore e da qui si è successivamente spostato a Seuza di Grimacco. Si tratta di un cognome qui immigrato da qualche paese del litorale sloveno, probabilmente dal Goriziano e si aggiunge a quella lunga schiera di cognomi che sono penetrati nelle valli del Natisone dalle località contermini situate attualmente in territorio iugoslavo, ad es. Falletig, Rucli, Gorenszach, Ruttar, Droli, Suber, Zabrieszach, Crast, Gollia, Craghil, Struchil, Laurencig, Spellat, Obit, Pagon, Leban, Fon, Jeroncig, Blasetig, Beuzer, Sembrielaz, Jaculin, ecc. Qualche cognome veniva anche da più lontano, come ad es. Siever. Nel 1744 viveva, infatti, a S. Leonardo/Subaltana Marco Siever che aveva sposato una certa Elena del luogo ed era oriundo della valle del Vipacco (Cfr. il Liber mortuorum S. Leonardi per l'anno 1744).

Il cognome Ipàviz / Ipàvic deriva dal toponimo Vipava (it. Vipacco) col formante arcaico sloveno -ic (invece di -ec) e il suo significato è trasparente: "l'abitante di Vipacco o la persona oriunda dalla valle del Vipacco".

Nel comune di Grimacco c'erano nel 1912 anche i Cognomi Angeli e Marin (a Seuza). Presumo che siano comparsi in questo comune alla fine del secolo scorso o agli inizi di questo secolo e che tutti e due provengano dalla Carnia. Questi cognomi sono infatti diffusi in Carnia e il soprannome " hišno ime ") col quale veniva denominata a Seuza la famiglia Angeli era appunto " Carniel " (= oriundo della Carnia).

Iellina / Jelina

I1 cognome Iellina / Jelina ha dato il nome alla omonima minuscola loca1ità che si trova sotto Masseris ( ta par Jeline ) e appartiene a una famiglia piuttosto numerosa di cognomi sloveni, simili o analoghi, che è difficile spiegare.
Infatti, nessun esperto di etimologia ha detto finora una parola certa e definitiva sull'origine dei cognomi Jelina, Jelinek, Jelinčič, Jelič, ecc.

Alcuni propongono una derivazione dal dendronimo Jela o Jel (= abete), altri dall'agionimo Helena (Jelena), altri ancora dallo zoonimo jelen (= cervo).

Mentre tendo ad escludere la derivazione del cognome Jellina / Jelina sia dall'agionimo Helena come dallo zoonimo jelen , non scarto l'ipotesi che si tratti di una forma onomastica derivata, con la formante -a, dalla forma ipocoristica Jelin delI'agionimo Danijel o Gabrijel . Una ipotesi, ovviamente, tutta da verificare e dimostrare.

Ieroncig

Il cognome (patronimico) Ieroncig / Jerončič è sorto dal nome proprio Jeron (lat. Hieronimus, it. Gerolamo) col formante sloveno čič e in origine designava il "figlio di Jeron". E' uno di quei numerosi cognomi sloveni, presenti nelle valli del Natisone, che io chiamo D.O.C. cioè a "denominazione di origine (slovena) controllata" in quanto sono arrivati nelle nostre valli dal territorio sloveno che attualmente si trova nella Repubblica di Slovenia.

Dai documenti risulta che numerose persone, provenienti da Kostanjevica / Costagnovizza e dal cognome Jeroncigh, fungevano nella parrocchia di S. Leonardo da padrini di battesimo, segno questo dei numerosi legami e contatti che esistevano nel passato tra la valle dell'Isonzo e le valli di S. Leonardo.

Il cognome Jeroncigh / Jerončič è comparso per la prima volta a Presserie in comune di Stregna nel 1808, quando Antonio Jeroncigh di Ajba (un paesino tra Kanal / Canale d'Isonzo e Ročinj) si è sposato con Marina Hoszach (= Hoščak) di Presserie ed è venuto a vivere nella casa della sposa. Dopo 180 anni questo cognome è ancora vivo a Presserie e da qui si è diffuso a fondo valle e anche nella pianura friulana.

Iurman / Juretig

Il cognome Iurman /Jurman è molto diffuso in Slovenia ed è caratteristico soprattutto della località di Skale / Scale in comune di Grimacco. Da qui si è diffuso, grazie alla emigrazione economica, nella valle di S. Leonardo, a Cividale ed oltre.

Il cognome è sorto, con la formante -man , dal nome proprio sloveno Jur (= (Giorgio).

Dall'agionimo o nome di santo Jur sono sorti i seguenti cognomi sloveni presenti sul territorio delle Valli del Natisone e del Cividalese: Iuretig/Juretič. Iurai / Juraj, Iuri / Juri, ed alcuni nomi di casato: Jurini, Jurjovi, Jurcovi. Da notare anche il cognome Zorza / Žorža, derivato dalla forma friulana Zorz (= Giorgio) che è tipico del paese di Mersino.

Iussa (Juša), Iussig, Juh, Juchin, Chin

Iussa ( Juša nella forma grafica slovena), come risulta dai libri parrocchiali di San Pietro al Natisone, era tipico o endemico di Ponteacco e da qui si è diffuso nei paesi contermini (Tiglio, Sorzento, San Pietro), ma poi anche a Cividale e in Friuli. Verso la metà del secolo scorso a Ponteacco ben 11 famiglie portavano questo cognome e tutte derivavano probabilmente da quel Simon Juscha annotato sui libri dei battesimi a11'inizio del 1600.

A detta dei linguisti e degli specialisti in onomastica questo cognome sloveno sarebbe derivato, con la formante -(j)a , dalla fomia ipocoristica o contratta Juh (annotata sui documenti antichi anche nella forma Juch e Jug ) dell'agionimo Ioachim (= San Gioacchino).

Dalla forma onomastica Iussa/Juša è sorto, con la formante - , il cognome patronimico Iussig/Jušič (= il fig1io di Iussa) che è tipico del paese di Azzida da dove è emigrato nei paesi vicini e in seguito anche in Friuli.
Questo cognome era presente dagli inizi del 1600 anche in comune di San Leonardo e precisamente a Clastra che si trova a pochi chilometri in linea d'aria da Azzida.

E' interessante far notare che ad altovizza, a un paio di chilometri da Clastra, era presente fino al 1700 il cognome Juh , annotato sui libri parrocchiali di San Pietro anche nelle forme Juch, e Jug , che sono alla base dei cognomi Iussa e Iussig.

Anche se nelle valli del Natisone San Gioacchino è oggi pressochè sconosciuto (con la consorte Sant'Anna è compatrono della antica chiesetta di San Giacomo a Biacis in comune di Pulfero), ha contribuito nel passato alla formazione di diversi cognomi. Oltre ai tre già citati dobbiamo registrare anche il cognome Chin (Kin) tipico del paese di Mersino in comune di Pulfero dove si è estinto attorno al 1700.

Alla fine dobbiamo notare che Iuchin e Chin sono forme onomastiche friulane derivate dall'agionimo Ioachim e che i cognomi Juh, Juša e Jušič sono presenti anche nella Repubblica di Slovenia.

Iussig - una ricerca di Federico Iussig


Da dove veniamo? Quali sono le nostre origini? Chi erano i nostri antenati? Molte persone in vari momenti della vita si sono poste queste domande, non sempre riuscendo a dare delle risposte esaustive.

Da alcuni anni mi interesso della storia della mia famiglia cercando di ricostruire le origini del cognome Iussig. Questo cognome è presente da secoli nelle Valli del Natisone ed in particolare nel Comune di San Pietro al Natisone, precisamente ad Azzida che in passato è stata peraltro sede del Comune e godeva il privilegio su una comugna, oltre ad essere uno tra i paesi più antichi delle Valli del Natisone.

Nella mia ricerca mi sono concentrato sulla teoria più quotata da coloro che studiano la storia delle Valli, ovvero che il cognome Iussig derivi dal cognome Jušić. Tale ipotesi, come vedremo in seguito, ritengo sia plausibile per vari aspetti: in primis per il dialetto slavo che si parla da secoli nelle Valli, che circoscrive l'area di origine ed in secundis per il fatto che appare abbastanza evidente che i cognomi delle Valli che finiscono in "ig" originariamente dovevano terminare in "ic". L'inizio del cognome con la lettera "I" anziché "J" potrebbe essere dovuto ad errori di trascrizione, molto frequenti in passato ed ancora oggi, oppure al fatto che da noi non si usasse la "J".

Secondo la ricerca sul cognome Iussig realizzata da don Zuanella, parroco di Savogna, anch'egli sostenitore dell'ipotesi "Jušić", nei Libri dei battesimi del Comune di San Pietro in molti casi compare il cognome Iussig riportato come "Jusiz de Asida", 1612 Miclau Jusiz de Asida, Matthia Jusiz di Asida, 1619 Catherina fiola di Steffano Jusiz de Azida”, ecc. così sempre nel 1600 in altri casi il cognome veniva riportato come “Jusig de Azida e Juschig de Azida”. Il cognome sempre nel 1600 risultava ugualmente presenza anche nel Comune di San Leonardo, precisamente a Clastra, e veniva riportato come “Vsigh, Jusnig, Jushik, Jussig, Jussigh”.

In proposito a come risultava scritto il cognome Iussig nel 1600, una storia che mi è stata raccontata in famiglia, narra che il primo antenato Iussig delle Valli sarebbe arrivato prima del 1600 dall'Ungheria. Questa storia potrebbe spiegare il perché nel 1600 il cognome veniva scritto con "z" finale, dato che molti cognomi in Ungheria terminano con la "z". In passato i cognomi venivano infatti modificati ed adattati a seconda del Paese dove si trovavano e delle consuetudini del posto. Il cognome Jusiz è oggi inesistente in Ungheria e questo potrebbe significare che sia stato modificato ed adattato probabilmente dall'originario Jušić (balcanico) a Jusiz (ungherese) prima di arrivare nelle Valli del Natisone.

Venendo al cognome Jušić o Jusić, si tratta di un cognome tipicamente balcanico, massicciamente presente sia in Croazia sia in Bosnia ed Erzegovina o in parte dell'antica Dalmazia, mentre è pressoché assente in Slovenia, in Serbia e nel Montenegro. In Slovenia invero vi sono alcune famiglie Jušić che ho interpellato le quali mi hanno confermato di essere famiglie croate o della Bosnia ed Erzegovina, trasferitesi di recente in Slovenia per lavoro. Tale statistica sulla diffusione del cognome Jušić è facilmente ricavabile attraverso i rispettivi elenchi telefonici e tramite l'analisi di vari social-network. In Croazia ed in Bosnia ed Erzegovina vi sono inoltre vari paesi denominati Jušići, cioè il paese degli Jušić, e ciò conferma il forte radicamento di questo cognome in questi territori e l'origine stessa del cognome. Ho inoltro comunicato con varie persone del posto e mi sono recato in questi paesi potendo verificare e confermare quanto sopra rispetto all'origine degli Jušić.

Il dr. Pavle Andelic, avvocato, archeologo e storico, in uno dei libri denominato "Bobovac i Kraljeva Sutjeska" racconta che gli Jušić furono in passato i guardiani di varie fortezze, in particolare dell'importante fortezza Medioevale di Bobovoc che si trova in mezzo alle montagne sulle pendici meridionali del monte Dragovske e Mijakovskih Poljica sopra la foce del fiume Mijakovske Bukovicu, a sud ovest di Vares vicino al villaggio Mijakovići e Dragovići. Tale fortezza fu costruita dal Re Stefano II Kotromanić figlio di Stefano I Kotromanić e di Elisabetta sorella di Stefano Vladislav II Re di Syrmia e figlia di Caterina d'Ungheria. Gli Jušić a quel tempo venivano infatti chiamati "Dizdar Jušić" cioè i "Guardiani Jušić ".

Nella mia ricerca mi sono imbattuto in vari nomi di paesi e cognomi che richiamano cognomi e località delle Valli del Natisone, ne cito alcuni che si riferiscono ai territori dell'odierna Croazia e Bosnia e tra parentesi indico il cognome delle Valli o la località che mi hanno fatto venire alla mente:

Duz - Duzi (Dus?), Goles (Golles?), Jusic - Jusici (Iussig?), Mucici (Mucig?), Marinici (Marinig?), Praputnjak (Prapotnich?), Mionici (Mion e Mioni?), Adze - Adzici - Haazici (Azzida?), Komar (Cumer?), Jablan (Leban?), Cengic - Cengici (Cencig?), Strujici (Strucchi?), Podorasac (Podorieszach?), Grbići (Garbaz?), Kljuc (Chiuc?), Simici (Simic -Simaz?), Krasinac (Kras, Krasnic?), Strmica (Stermizza?), Jurjevici (Juretic?), Krizevici (Crisetig?), Grabovica (Gabrovizza?), Princici (Princic?), Rubinici (Rubini?), Strmica (Stermizza?), Tusnjici, Lozac (Loszach?), Topolovica (Topolo?), Korenicani (Koren/Coren?), Cosici (Cos - Cosizza?).

Ritornando agli Iussig, per approfondire l'aspetto storico e genetico della mia famiglia ho deciso tempo fa di sottopormi al test del DNA per ricavare il profilo genetico paterno (Cromosoma Y). Il test del DNA, oggi molto utilizzato nella criminologia proprio per la sua precisione e scientificità, consente, tra le varie cose, di individuare la linea paterna sino al proprio capostipite e quindi andando indietro nel tempo di secoli. Il risultato del test ha confermato che il profilo genetico paterno "Iussig", l' “i2”, è lo stesso di oltre il 70%, percentuale molto alta, della popolazione dove è peraltro maggiormente presente il cognome Jušić, cioè di qui territori balcanici che oggi vanno dalla Croazia sino al Montenegro. Tale aplotipo o aplogruppo, inoltre, è fratello dell' "i1" ovvero dei popoli scandinavi (Svezia, Norvegia, Danimarca). Il picco dell'aplotipo paterno Iussig si registra nell'area della piramide di Visocica, oggetto di molti studiosi che discutono sulle strane origini di questa piramide, la quale si trova non lontano dalla fortezza di Bobovac, di cui racconta lo storico dr. Andelic. Questo profilo genetico, l' "i2", ha più di 10 mila anni. I primi abitanti dell'Europa condividevano questo DNA ed erano discendenti dai Cro-magnon.

Riguardo sempre alle origini degli Iussig, seguendo l'antropologia fisica e la genetica, gli Iussig non sono neppure slavi nel senso della discendenza essendo i popoli slavi discendenti dai popoli Indoeuropei. Gli Iussig viceversa, che abbiamo visto essere dell'area balcanica sopra menzionata, discendono dai Cro-magnon (periodo mesolitico), anche se parlano una dialetto di una delle lingue indoeuropee, cioè lo slavo così come, ad esempio, gli afroamericani parlano l'inglese, quindi una lingua indoeuropea, senza essere essi Indoeuropei.

La conclusione delle mie modeste ricerche che ho sopra sintetizzato, sia che si voglia dare credito alla teoria secondo cui “Iussig” derivi dal cognome "Jušić" sia per i risultati del test del DNA, è che il cognome Iussig è originario dell'area balcanica tra la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina e rappresenta un antico cognome Medioevale geneticamente ed antropologicamente non slavo che è discendente dai Cro-magnon.




Yuànac / Ivànac

1500 Thoni Yuanac de S(an)cto Petro qui cum uxore sua Lucia adhuc in vita donavit et dedit Fraternitati unum calicem et unum paramentum pro salute ani­mae suae et suorum defunctorum (Regi­stro di Castelmonte).

Toni Yvanaz di San Pietro ha donato verso il 1500 alla Confraternita o al san­tuario di Castelmonte un calice e un para­mento per la salvezza della propria anima e dei suoi defunti.

Il cognome Ivanaz / Ivanac presente a San Pietro all’inizio del 1500 si è poi estinto e non compare nep­pure sui più antichi libri parrocchiali di San Pietro.

E’ sorto, col formante dialet­tale ―ac, dall’agionimo Johannes (Ivan in sloveno) ed è attualmente presente in Slo­venia nella forma contratta Ivànc e, rara­mente, nella forma Ivanec.

Laligh/Lalič

26/11/1721 Matrimonium infra Joannem filium Matthaei Gariub de Gradina Parochiae Bilianensis ed Dorotheam filiam Spectabilis Domini Petri Laligh de Scrutt,
17/IV/1742 Michael fu. qm. Stephani Tomasetigh de Scrutt sposa Ursula filia qm. Spectabilis Domini Petri Laligh de Scrutt

(Libri dei matrimoni di S. Leonardo).

Il cognome Laligh compare nella parrocchia di S. Leonardo alla fine del 1600, quando Pietro Laligh arriva a Scrutto da una località che non mi è riuscito ancora di localizzare.
Pietro Laligh era una persona importante, una specie di notaio o qualcosa di simile
(cfr. i quaderni dei conti della chiesa di S. Bartolomeo di Clastra (1762) in cui si parla di un «instrumento» o contratto dell’11/1/1702 redat­to «di m(ano) del qm. Dno. Piero Lalligh») .

Nonostante avesse lasciato una prole numerosa (4 figlie e 3 figli) il cognome è pratica­mente scomparso da Scrutto con la sua morte.

I1 cognome La1ič è attualmente presente in Slovenia.
Potrebbe essere sorto, col formante -ič, dalla forma ridotta degli agionimi Eulalia o Lazzaro
(Cfr. Janez Keber, Leksikon imen, Celje, 1988, pagg. 172, 250, 272-273).

P. Merkù non esclude una derivazione dall’agionimo Laura , dato che La1e è la forma aferetica friulana del nome Laure (o.c. pag. 39).

Non dimentichiamo infine il cognome italiano Lalli presente tra l’altro anche ad Udine.

Lasar

Lasar / Lazar era un cognome endemico di Gabrovizza dove è documentato già a11'inizio del 1500. Verso la fine del '700 si era conservato in una sola famiglia di Gabrovizza e qui si è anche estinto dopo il 3 agosto 1694.

I1 cognome Lasar , diffuso in tutta la Slovenia nella forma Lazar, deriva dall'agionimo Lazarus . " Lazzaro è il nome del mendicante della parabola del ricco epulone e del fratel1o di Maria e di Marta risuscitato da Cristo, che risale, attraverso l'adattamento latino Lazarus e greco Lazaros , all'aramaico La'zar , forma abbreviata corrispondente all'ebraico ' El'azar , formato da 'El cioè "Dio" e azar "aiuto", con il significato originario di "Dio ha aiutato", riferito a un figlio atteso e desiderato" (Emidio De Felice, Dizionario dei cognomi italiani, Milano 1979, pgg. 150-151).

Come detto, questo cognome è tipico di Gabrovizza. Consultando però i libri dei battesimi di San Leonardo ho scoperto che quel cognome era presente fino all'inizio del 1700 anche sul territorio di Drenchia e di Grimacco: 1681 filius Marini Lasar de Drenchia, 1702 Stephanus Lazsar di Drenchia , 1703 Lena uxor Pauli Lasar de Bardo superiori. E' molto probabile che anche questo cognome sia derivato dall'agionimo Lazarus ma non escludo a priori la possibi1ità che sia sorto, con la formante -ar , dal toponimo Laze / Lase di Drenchia. In questo caso il cognome stava ad indicare in origine una persona proveniente dal paesino di Lase.

Il cognome Lazzaro con i suoi alterati e derivati ( Lazzari, Lazzarini, Lazzaroni, Lazzarotti, Lazzarutti ecc.) è diffuso in tutta l'Italia, compresa Ia regione Friuli Venezia Giulia.

Laurencig

Laurencig (Lavrenčič) è un cognome tipico di Montefosca annotato sui libri parrocchiali di S. Pietro già all'inizio del 1600.

Questo cognòme è diffuso, nella forma Lovrenčič , anche sul territorio adiacente del Breginjski kot nella Repubblica di Slovenia.

E proprio da qui è arrivato anche a Puller presso Spignon dove si è conservato fino ad oggi "Ložani", cioè originari di Logje, è il nome di casato della famiglia Laurèncig nella quale era nato il compianto don Mario Laurencig morto come parroco di S. Volfango nel 1989). Da Logje, infatti, proveniva Giuseppe Laurencig il quale si era sposato a PulIer / Spignon nel 1862.

Da questo matrimonio erano nati 6 figli. Morta la moglie e i figli, si risposò nel 1876 con la vedova Teresa Plata di Lasiz che viveva a Montefosca. Agostino, uno, dei suoi numerosi figli (7), nato il 28.8.1878, sposò Macorig Rosa Antonia di Masarolis mentre Giovanni, un altro figlio maschio rimasto in vita (n. il 4/4/1882) si sposò a Savògna e mori durante la I. guerra mondiale nel 1916. Il cognome Laurencig, com'è noto, è tuttora vivo anche a Savogna (Cfr. Franc Rupnik, "Ložanova" družina pri Pulerjih - Globoke korenine priimka Laurencig, Dom n. 7, 1990).

Laurencig è un cognome patronimico derivato, con la formante -ič, dall' agionimo Laurentius.

Dalla forma contratta Laurè è sorto invece il cognome Laurétig (Lavretič) , già trattato su queste pagine e tipico del paesino di Varch in comune di Stregna ma presente per qualche tempo anche a Mersino verso la metà del 1600 (1645 Laure Lauretig de Mersino - Libri dei battesimi di San Pietro).

Lauretig

Il cognorne sloveiio Lauretig / Lavretič era diffuso, nel 17. secolo, soprattutto nella zona di Stregna (Varch, Podgora, Cernetig) ma anche a Jesizza presso Cravero in comune di S. Leonardo. Oggi è presente anche a Cividale e nelta pianura friulana dove è emigrato soprattutto nel secondo dopoguerra.

Il cognome patronimico deriva, con la formante -ič. dall'agionimo Laurentius e precisamente dalla forma aferetica slovena Lavre (al genitivo Lavreta).

Allo stesso modo sono sorti i cognomi sloveni Pavletič, Faletič, Juretič, Blažetič (rispettivamente da Pavle, Fale, Jure, Blaže), ecc.

Laurino

1615 Josepho Laurin de Vernas,
1620 Josepho Laurino de Vernas,
1627 Cristano Laurino di Biaza (Libri dei battesimi di San Pietro).

Laurino è un cognome diffuso in comune di Torreano dove esiste anche il borgo Laurini chiamato Brajda dagli sloveni.
Dalla valle del Chiarò è arrivato anche nella valle del Natiso­ne dove però si è da tempo estinto.

Il cognome deriva, con la formante diminu­tiva -in, dalla forma aferetica Laurè che appare diverse volte come nome proprio sui libri par­rocchiali di San Pietro al Natisone
(1639 Lau­re Hos de Gabrauiza - Libri dei battesimi).

Alla base del nome è l’agionimo Laurentius.
Dalla forma Laurè, ma col formante patroni­mico -ič, è sorto il cognome sloveno Lavrétič (Laurétig) tipico del comune di Stregna e in particolare della frazione di Varch
(Cfr. Dom, 1988, n. 12 dove ho trattato diffusamente que­sto cognome).

Leban

Nella puntata precedente ho scritto che il cognome Lé­ban non è arrivato a Merso di sotto dalla Germania o dal­l’Austria ma da una località chiamata aiASauidana o Sauidi­naA7iA situata nelle “pertinenze” di Azzida. I1 cognome è do­cumentato in questa località a partire dall’inizio del Sei­cento: 1624 Iuri Leban de Sauidina (Registro della con­fraternita di Castelmonte),
1636 Matthia figlio di Iuuan Leban de Sividina (Libro dei battesimi di S. Pietro),
1646 Juri Lebuz de Siuidina (Libri dei matrimoni di S. Pietro).

Di questo cognome esiste­vano due varianti, quella per così dire «ufficiale» (Léban) e quella di tipo aferetico - fa­migliare (Lébuz).
Le due for­me venivano usate a piaci­mento dai parroci di S. Pie­tro fino ai primi decenni del 1800: 1640 Marina fllia di To­maso Leban de Sauidina,
1644 Marina figlia di Torna­so Lebuzzo di Siuidina,
1646 Gnesa fi/la di Augustino Li­buz di Azida,
1659 Valentinus fiLìl. Augustini Leban de Saui­dma (Libri dei battesimi di S. Pietro),
1670 Dorothea fi/la Thornae Lebuz de Sauidina,
1687 Thomas fil. Augustini Leban de Sauidana sposa Marina Cuos de Comresca (Kombreško),
1823 Maria Li­buz de Azzida (Libri dei ma­trimoni di S. Pietro).

A Sauidìna o Sauidana vi­veva una sola famiglia e la lo­calità veniva a volte chiama­ta semplicemente con le for­me onomastiche Léban o Lé­buz:
1661 Andrea Libuzi ha­bitanti in Libuzi (Libri dei battesimi di 5. Pietro),
1721 Stephanus fu. qm. Andreae Leban de Lebuz,
1749 Mat­thias fu. Stephani Lebuz de Leban (Libri dei matrimoni di S. Pietro).

I libri parrocchiali di S. Pietro attestano che la loca­lità Sauidana o Sauidina si trovava al di là del fiume o torrente Alborone/Aborna:
1745 Matthias filius Stepha­ni Leban siue Lebuzio de lo­co trans fluvium Abarna ex communitate Azidae» (Libri dei matrimoni di S. Pietro),
1749 Geltrudis Lebuz de sub siue trans flumen Azidae,
1753 Margaritha Leban siue Lebuz de A zida trans torren­tem Abarna (Libri dei batte­simi di S. Pietro),
1772 An­tonio Leban siue Lebuz de Viadana transflumen Abar­na (Libri dei matrimoni di S.P.).

Di questo toponimo scom­parso, le cui tracce si perdo­no dopo il 1750, conosciamo tre forme principali (Sauida­na, Sauidina e Siuidina) e cre­do che il suo significàto si identifichi con le denomina­zioni latine testé citate: «trans flumen», «trans torrentem», «ultra acquam» ( località situata al di là del torrente o del fiume Alberone).

Il nucleo abitativo si trova­va sulla riva sinistra dell’Al­berone, di fronte all’attuale cimitero di Azzida, probabil­mente in località «Hiše» (= case) presso Plajnca (= ter­reno pianeggiante).
Da nota­re chè gli abitanti di questa località appartenevano alla parrocchia di S. Pietro (co­munità di Azzida) pur facen­do parte, dal punto di vista territoriale, della parrocchia dì S. Leonardo dato che i confini delle parrocchie era­no anticamente delimitati so­prattutto dai corsi d’acqua.
Sauidana/Zauidana era dun­que una «enclave» della par­rocchia’di S. Pietro sul terri­torio della parrocchia di S. Leonardo.

L’apparizione del cognome Léban a Merso inferiore risa­le all’anno 1749 come risulta dai libri dei matrimoni della parrocchia di S. Leonardo.
Il 16 febbraio di quell’anno «Matthias filius Stephani Le­buz de Leban communitatis Azidae contraxit matrimo­nium in facie Ecclesiae cum Helena fi/la qm. Gaspari Moncher de Merso inferiori».
Il matrimonio fu celebrato nel pomeriggio di quel gior­no dal Vicario Curato Miche­le Podrecha alla presenza dei testimoni Michele Clemencig e di Giovanni Buchin entram­bi di Azzida.

Seguiamo alcu­ne generazioni successive uti­lizzando lo «Status anima­rum» della parrocchia di S. Leonardo.
Antonio, uno dei figli di Mattia Lebuz di Mer­so inferiore (nato il 7/1/1764) sposò il 9/2/1 795 Marina, fi­glia di fu Antonio Mattheligh «de Sabultana» (= Poduta­na / S. Leonardo).
Il 26/11/1838 Valentino, figlio di fu Antonio Leban di Mer­so inferiore (nato il 21/1/1799) sposò Marina, fi­glia di Biagio Drecogna di Britof, una località sulla riva sinistra del Judrio facente parte della parrocchia di Ka­nal/Canale d’Isonzo.
Nel 1875 Andrea, figlio di Valen­tino Leban di Merso inferio­re (nato nel 1846) sposerà Te­resa Gus di Clastra.
E via di questo passo... fino ai nostri giorni.

Lechia

Un altro cognome alquanto misterioso, presente a Cosizza fino al 1700, era Léchia:
1638 Marin Lechia de Cosizza,
1678 fu. Matthiae Cues sive Lechia de Cosiza (Libri dei battesi­mi di San Leonardo).

Personalmente lo collego con i cognomi sloveni Lékan e Lékič diffusi in Slovenia e lo faccio derivare, col formante sloveno (maschile) - (j)a, da una forma ipocoristica Lèk (da Aleksander?).

Lesizza (Lesica)

Il cognome sloveno Lesizza/Lesica è tipico del paese di Oborza/Obuorča in comune di Prepotto e da qui si è diffuso nella valle dello Judrio (ad es. a Craoretto), nella contigua valle di S. Leonardo, a Cividale, a S. Guarzo ma non è difficile trovarlo anche nei comuni di Corno di Rosazzo e di Manzano. Questo cognome era presente a Oblizza già nei primi anni del XVI secolo, come risulta dal Libro della confraternita di Castelmonte ma poi qui si è estinto entro breve tempo.

Si tratta di uno zoonimo (= nome di un animale) ed é la cognominizzazione di un originario soprannome, derivato da Lisicà / dial. Lesica (= volpe) e dato ad una persona in relazione alla furbizia e alla sveltezza della volpe.

Lessiach

Ad Oborza è sorto, contemporaneamente al cognome Lesizza/Lesica e con lidentico significato, anche il cognome Lessiach/Lesjak che però è ormai in via di estinzione se non è già estinto. Anche di questo cognome possediamo una documentazione scritta piuttosto antica.

Ritengo che il nome femminile " lesica " (= Volpe) sia stato dato in origine ad una donna piuttosto astuta, mentre il nome maschile " lesjak " (=volpone) sia stato dato ad un uomo particolarmente furbo ed intraprendente.

Liccaro / Likar

Il cognome Liccaro / Lika r era tipico di San Pietro al Natisone dove è documentato già nel 1600. Nelle va1li del Natisone si è estinto alla fine del 1800, ma è praticamente diffuso in tutta la Slovenia nella forma originale Likar.

Il cognome riflette un nome di mestiere. Potrebbe essere derivato o dal verbo sloveno " likati " che ha diversi significati (levigare, lucidare, scartocciare, scortecciare, stirare) oppure, col forniante - ar , dal sostantivo sloveno " lika " (foglia di pannocchia, fibra di lino o di canapa, listella ricavata da certi arbusti e usata nella confezione di ceste e gerle).

Liessar

Il cognome Liessar / Lesar ha avuto una vita piuttosto breve; è sorto e si è estinto infatti in un arco di tempo di circa 50 anni.

Dalla documentazione raccolta risulta che era tipico di Liessa e non poteva essere diversamente dato che è sorto, col formante -ar , dal toponimo Liessa / Liesa e in origine stava appunto ad indicare l'abitante di quella località che ha dato il nome alla omonima parrocchia.

Un altro cognome, sorto in maniera analoga, è Lasar / Lazar derivato, col formante -ar, dal toponimo Laze in comune di Drenchia. Questo cognome era diffuso un tempo nei comuni di Drenchia e di Grimacco e per un periodo di tempo anche a Gabrovizza in comune di Savogna e in origine designava l'abitante di Lase / Laze.

Il cognome Liessar, come abbiamo già notato, si è da tempo estinto nel comune di Grimacco ma vive in qualche modo seppure sotto altra forma a Tercimonte (comune di Savogna) nel nome di famiglia Lieščaki . Questa denominazione è sorta dal toponimo Liesa col formante sloveno -ščak che ha la funzione di determinare il luogo di residenza di una persona.

Il nome Lieščak stava ad indicare in origine la persona che risiedeva a Liessa di Grimacco però non è riuscito ad acquistare la dignità di cognome ed è rimasto soltanto un soprannome diventato poi anche nome di famiglia.

Il nome di famiglia Lieščak è arrivato a Tercimonte quando un giovane di Liessa, che aveva il cognome Vogrig, si è sposato con una ragazza di Tercimonte ed è venuto ad abitare nella casa della sposa.

(Cfr. anche i numerosi cognomi presenti nelle valli del Natisone che sono sorti col formante - ščak (nella grafia italiana si è conservato nella forma -szach già elencati diverse volte su queste pagine).

Lindigh/Lindič

1794 Muore a S. Leonardo «Mattbias Lindigh, miles transfuga, carniolus in Molendinis supra Civitatem novam oriundus, aetatis suae circiter 66 annorunr»
(Libri dei morti di S. Leonardo).

Mattia Lindigh era un soldato disertore proveniente dai dintorni di Novo Mesto nella Dolenjska (Slovenia) dove il cognome Lindič è molto diffuso (ad es. a Novo Mesto, Šentjernej, Trebnje e Metlika).
Probabilmente era celibe ed è morto senza lasciar prole.

Il cognome (matronimico) è sorto, col formante -ič dalla forma ridotta di un nome femminile di derivazione germanica, ad esem­pio Dietlinde (Teodolinda), Gerlinde, Roselinde, Berlinde, ecc
(Cfr. J. Keber, o.c., pagg. 255-256).
Cfr. anche il cognome friulano Linda diffuso soprattutto ad Udine che però potrebbe avere anche un’altra derivazione.

Lipnich / Lipnik

Lipnich / Lipnik è un vecchio cognome della val Natisone sorto, col formante o suffisso -nik , dal toponimo Lipa / Tiglio . In origine stava ad indicare l'abitante del Tiglio o la persona proveniente da quel paese. Questo cognome era presente, oltre che al Tiglio, anche nel vicino paese di Ponteacco ma si è già estinto attorno all'anno 1700.

In tutta la Slovenia è diffuso il cognome Lipnik, anch'esso derivato, col formante -nik, dai numerosissimi toponimi del tipo Lipa e sinmi1i diffusi su tutto il territorio della repubblica di Slovenia.

Loszach

Il cognome Loszach/Loščak che stiamo esaminando non deve essere confuso con l'omonimo cognome Loszach/Loščak presente in comune di Savogna.

Questi due cognomi identici hanno avuto infatti una origine autonoma, il primo dalla località di Log (oggi Peternel in comune di Drenchia) mentre il secondo da Ložac/Losaz in comune di Savogna.
Loszach/Loščak è dunque uno dei caratteristici cognomi del paese di Selce/Seuza e da qui si è diffuso nella valle di S. Leonardo, a Cividale e in pianura dove però si confonde col già citato cognome Loszach/Loščak di Losaz.

In origine il cognome Loščak , con la tipica desinenza -ščak (in lingua letteraria slovena -šček ) designava l'abitante di Log.

Questo paesino è dal punto di vista toponimico davvero straordinario perchè può vantare ben quattro denominazioni come risulta dai libri dei battesimi della parrocchia di S. Leonardo.

Cominciamo dal toponimo Log: 1632 Blasij peterneu de Loga , 1631 Blasij Coratt de Lohk , 1633 Blas cuorat de Luoga , 1635 Blasij Coratt de Loga , 1653 Blasius Curat de Loch, 1655 Antonij Corath de Lok , 1675 Antonius Kurat de Loch.

Log era chiamato anche Bitinia come risulta da queste annotazioni che si riferiscono ai già citati Blas Cuorat/Peterneu e Antonio Cuorat: 1638 Blasij peterneu de Bitinia
, 1660 Blasij Kuorat de bitinia , 1675 Antonius Cuorret de Bittigna , 1685 Vrsula uxor Antonij Cuoratt de bitinia .

Questa località veniva chiamata anche Lombai (inferiore) come appare da queste annotazioni tratte dal libro dei battesimi della parrocchia di S. Leonardo: 1632 Blas cuorat di lombai (si tratta dello stesso Blas che, come abbiamo visto, viveva a Log o Bitinia!), 1663 Floriani cuorat de lombaio ex parochia volzanensi (Il paese di Lombai (inferiore) ha fatto parte fino al 1784 della parrocchia di Volče/Volzana presso Tolmino e non deve essere confuso con Lombai/Lombaj di Grimacco che ha sempre fatto parte della parrocchia di S. Leonardo e viene spesse volte annotato come Lombai superiore , per distinguerlo evidentemente da quello inferiore).

Verso il 1700 le forme toponimiche Log / Bitinia / Lombai (inferiore) cadono pian piano in disuso e vengono sostituite dal cognome / toponimo Peternel o Peterneu che è tuttora in uso.

Il cognome tipico di questa località è stato per lungo tempo Cuorat, Corat, Curat, Cuoret (si tratta probabilmente di un soprannome tratto dallo zoonimo kuret (= rana, raganella) ma è stato gradualmente sostituito dal nome Peternel come risulta da queste annotazioni: 1660 Antonio Cuoratt detto peterneu , 1638 Blasij peterneu de Bitinia, 1675 Matthaeus peternel de Lodi, 1676 Antonius Cuoret seu peterneu , 1681 Margarita filia Matthaei Cuorat detto peterneu de Drenchia.

Questo cognome è poi diventato in breve tempo anche toponimo: 1673 Jacobi Bucauaz ex Logh seu peterneu , 1674 Antonij Cuoret de peterneu , 1680 Vrsula uxor Antonij cuoret de Drenchia in loco dicto Peterneu , 1690 Matthaeus Coret de Peternell , 1699 Marinus filius Antonij Petreneu de Petreneu seu Cuorat, 1721 Blasius Cuoret siue Peterneu de Peterneu ecc.

Oggi probabilmente nessuno sa che Peternel veniva chiamato un tempo Log / Bitinia / Lombai (inferiore) ma alle volte, per spiegare un cognome (nel nostro caso Loszach /Loščak) è necessario conoscere anche la storia locale.

Lùcan

1654 Jacobus Lucan de Azida,
1673 filius Gregorij Lucan de Azida
(Libri dei battesimi di San Pietro).

Il cognome Lucan ha resistito ad Azzida fino al l700 quandosi è definitivamente estinto.

E’ derivato, con la formante ―an, dall’agio­nimo Lucas.
Non escludo che sia arrivato ad Azzida dalla vicina borgata di Picon in comune di San Leonardo, oggi praticamente deserta, dove è documentato già nel
1599: Lucan (Mateus) camera­ro / della chiesa di S. Silvestro,
Luca cognominato Lucan di Picon (Missio) ma le sue radici risalgono almeno al 1500:
Marina uxor Luchan Pickon (Registro della confraternita di Castelmonte).

Que­sto cognome, nella forma Lùkan, è diffuso in Slovenia e nella Carin­zia slovena (Austria).

Luszach

I1 cognome sloveno Luszach / Luščak era tipico del paesino di Luža che è stato abbandonato dagli abitanti circa 300 anni fa. Questa 1oca1ità si trova presso 1a strada Clodig - Podlach e nelle vicinanze di Costne / Hostne. Qui oggi ci sono diversi stavoli ma nel 17. secolo c'erano anche alcune case abitate, nelle quali vivevano almeno tre farniglie come risulta dalla seguente documentazione tratta dai Libri dei battesimi della parrocchia di S. Leonardo: 1632 Canciani Casnenihk de Lusa, 1633 canciano Cogoi de Iusa, 1639 Coceano Cogoi ex Lusa, 1639 Gasper Ruchli de Iusa, 1639 Canciani cogoij de Lusa, 1643 Gaspari Ruchuli de Lussa coinmLlnis Hostna, 1673 Valantini Trusniak de Lusa, 1679 Georgius Trusnigk de Lusa.

Il cognome Luszach / Luščak indicava in origine l'abitante o la persona proveniente dalla loca1ità di Luža ed è sorto, con la formante dialettale slovena -ščak, dal toponimo Luža. Il sostantivo sloveno "luža" sta ad indicare una "piccola depressione del terreno con acqua stagnante", una zona paludosa o comunque ricca di acque. Tutte queste caratteristiche del terreno si possono riscontrare anche oggi nella citata loca1ità di Luža.

Il cognorne Luszach / Luščak è tipico della località di Costne e da qui si è diffuso nella Valle di S. Leonardo, a Cividale e nella pianura friulana.

Božo Zuanella

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