Cognomi M N O

Per gentile concessione dell'autore Božo Zuanella pubblichiamo estratti della sua ricerca sui cognomi delle Valli. L'originale e completa visione dei cognomi può essere presa sul DOM.

Macorig / Makorič

Cognome sloveno diffuso sul confine etnico-linguistico friulano / sloveno e in modo particolare nei comuni di Faedis (zona di Raschiacco e Campeglio), Torreano (Montina e Masarolis), Cividale (città e dintorni) e Prepotto (Bodigoi, Cras, Cladrècis ecc.).

Si tratta di un cognome "ibrido", nel senso che è sorto dalla forma friulana dell'agionimo Hermagoras (= Macòr ) col formante patronimico sloveno -ič . In origine stava dunque ad indicare "il figlio di Macor/ Ermacora".

Il cognome Macorig o Macorigh era presente a Costne o nei dintorni già nel 1602: Matia Macorigh (Missio) e all'inizio del 1700 a Oblizza: 1726 Margarita filia Marini Macorig de Obliza " (Libri dei matrimoni di S. Leonardo).

Questo cognome era diffuso anche a Castelmonte (1755: Josepho Macorigh de Castro Libri dei matrimoni di S. Leonardo) dove è arrivato dalla sottostante valle dello Judrio. Il cognome Macorig è presente anche a Scrutto di S. Leonardo dalla metà del secolo scorso, da quando cioè Domenico Macorigh (nato il 17/2/1826), Oriundo di Cras in comune di Prepotto, si è sposato (il 9/1/1865) con Orsola Jaculin di Scrutto. Da notare che il nonno di Orsola era Andrea Jaculin, arrivato a Scrutto dalla Sentviška gora (Republica di Slovenia) nel 1793.

Il cognome Macorigh o Màcorig ha praticamente sostituito a Scrutto il cognome Jaculin la cui memoria però si è conservata nel nome di famiglia Jakulinčini .

Il cognome Jaculin si è conservato fino ai nostri giorni nel comune di S. Leonardo perchè un figlio di Andrea Jaculin, Giuseppe (nato nel 1799), si è sposato nel 1830 con Duriavig Marianna ed è andato ad abitare a S. Leonardo nella casa della sposa dove è morto il 24/10/1867.

Magnasùt

1631 fu. Stephani Manasut de Osnè,
1637 fu. Stephani Magnasut d’Osneto,
1637 171. Stephani Manisutho de Osnetbo,
1652 fil.Petri Magnasut de Osnetto,
1655 fil. Stephani Manisuti de Osne
(Libri dei battesimi di S. Leonardo).

Cognome tipico del paesino di Osgnetto che si è estinto verso il 1700.
Qui è arrivato probabilmente dal Friuli dato che si tratta di un cognome di chiara origine friulana il cui significato non è del tutto chiaro.
Le forme citate potrebbero riflettere un originario soprannome ( magnà sùt chi mangia cibi secchi) ma anche la forma diminutiva, derivata col formante friulano -ùt, di un agioni­mo o di un sostantivo che non mi è stato possibile individuare
(Cfr. anche i cognomi friulani Manso, Mànsi, Mansùtti ).

Maion

I1 cognome Maion è tipico del paese di Calla. Da qui si è diffuso nei paesi vicini e in seguito anche a Cividale. La forma originaria del cognome era Maglion trasformata poi in Maion come nel caso del cognome Guglion trasformato poi in Guion .

Il cognome è sorto, con il suffisso accrescitivo - on da una base lessicale che rimane oscura. Pertanto sono necessarie ulteriori ricerche sul terreno.

Malaz / Malac

A Masseris esiste il nome di casato (hišno ime) Màlazi / Màlaci derivato dal soprannome sloveno Màlac / Màlaz.
Quest’ultimo è sorto, con la formante -ac, dall’aggettivo mali (= pic­colo) e in origine stava ad indicare un uomo di bassa statura. Questo nome, che per breve tempo è stato anche cognome (1758 Andrea Malaz de Masseris - Libri dei morti di S. Pietro) corrisponde ai cognomi di origine friulana Pizzul, Pizzulin e simili.

Manig / Manič

Manig / Manič è un cognome tipico di Tiglio dove era presente già all'inizio del 1600 (allora era presente anche ad Azzida e dal 1622 anche a Ponteacco).

Pavle Merku è dell'avviso che il cognome sia sorto dal verbo sloveno " meti, manem " e che in origne indicasse una persona che sgranava il miglio.

Io propongo un'altra possibile soluzione. Il cognome potrebbe essere derivato dall'"etnico" Romanus" che ha prodotto numerosi cognomi italiani o friulani del tipo Romanin, Romanello, Romanelli, Romanutto, quest'ultimo particolarmente diffuso nel Cividalese e nel Manzanese.

Originariamente questi nomi erano usati per indicare persone di origine latina o neolatina (friulana) quasi per distinguerle da altre persone che vivevano nelle vicinanze ed erano di etnia diversa, ad esemplio slava (slovena). Non escludo che il nome Roman sia penetrato anche nelle valli del Natyisone. Dalla forma contratta Man e col formante -ič è sorto poi il cognome Manič / Manig che si è conservato fino ad oggi.

Manzini

Il cognome Manzini è tipico di Pulfero e da qui si è diffuso nella valle del Natisone (a Vernasso è arrivato nel 1845). La forma originaria di questo cognome non è del tutto chiara, infatti oscilla tra Mancin, Mansin e Manzjn (l'attuale forma Manzini si è stabilizzata appena nel secolo scorso).

Probabilmente, ma questa è una mia supposizione, il cognome Mancin o Manzin è arrivato a Pulfero dal Friuli o dal Veneto. Alla dogana di Pulfero prestavano servizio sotto la Repubblica di Venezia dei pubblici ufficiali provenienti dall'esterno e presumo che tra questi vi sia stato anche un Mancin o Manzin che si è poi sposato e stabilito definitivamente a Pulfero (nel 1622, ad esempio, funge da madrina di battesimo a San Pietro una certa Marina figliola di Juuan ofjlcial del Puffero ).

Il cognome Mancin o Manzin potrebbe derivare dal sostantivo mancin o manzin (= mancino, colui che usa la mano sinistra) che è presente sia nel friulano (cfr. Nuovo Pirona, pag. 559) che nel dialetto veneto.

Non possiamo però escludere una derivazione dallo zoonimo manso o manzo da cui potrebbe essere sorta la forma diminutiva manzin . Se diamo credito a questa soluzione, il cognome Manzin(i) sarebbe sorto nell'ambito bucolico-pastorale e in origine poteva indicare una persona dedita a1la cura o all'a1levamento dei manzi.

Da notare che a Losaz (Savogna) esiste dalla metà del 18. secolo il nome di casato o hišno ime Manzini slov. Mandzini che è derivato dal soprannome Manzin (1750 Helena uxor Thomae Loszagh dicti Manzin de Losaz ex Monte majori - Dai libri dei battesimi di S. Pietro). Non mi risulta che a Losaz ci sia stato il cognome Manzin e pertanto non riesco a capire in che modo sia qui arrivato un soprannome di probabile origine romanza che è identico al cognome Manzin di Pulfero.

Marchig / Markič

Marchig / Markič è un cognome tipico di Pechinie / Pečnije dove è documentato dall'inizio del 1600. Da qui è ben presto sceso a Savogna dove è tuttora presente. Questo cognome è presente anche nella media valle dell'Isonzo. Una frazione di Seniški breg, sulla riva sinistra dell'Isonzo, si chiama Markiči , mentre sul territorio di Kambreško (riva destra dell'Isonzo) c'è iI paesino di Markiči . Ambedue i paesi hanno preso il nome dal cognome Markič, tipico del luogo.

Da notare che proprio dal paesino di Markiči, situato sul territorio di Kambreško, è arrivato nella valle di San Leonardo e pre-cèisamente a Oblizza (nel 1892) il cognome Marchig come è stato appurato da mons. Angelo Cracina: " I Marchig di Oblizza (Nagoristi) sono oriundi della frazione di Markiči, parrocchia di Marijno Celje, comune di Canal d'Isonzo. Infatti, addì 27 aprile 1892 il sig. Markič Pietro di Andrea e di Melinik Maria da Markiči sposò la signorina Primosig Teresa da Oblizza ".

Il Cracina annota sul libretto che il cognome Marchig era già presente nel 1600 a Seuza di Grimacco, ma che si è estinto nella antica parrocchia di San Leonardo verso il 1700. I1 cognome è documentato nella Pieve di Caporetto già all'inizio del 1600.

I1 cognome deriva, col formante patronimico - ič, dall'agionimo Marcus e in origine stava ad indicare "il figlio di Marco".

Marinig / Marinič

Il cognome Marinig/Marinič ha nelle Valli del Natisone due centri di irradiamento: Brida inferiore in comune di Grimacco e Prepotto nella valle dello Judrio come appare chiaramente anche dalla documentazione presente a S. Leonardo.

Il cognome sloveno Marinig/Marinič potrebbe essere un patronimico, derivato dal nome di persona Marin con formante sloveno - ma può essere anche un matronimico derivato dal nome femminile Marina col formante -ič . A questa conclusione sono arrivato dopo aver osservato che nel 17. secolo uno dei nomi femminili più diffusi e frequenti era proprio Marina, mentre il nome Martin era piuttosto raro.

Il cognome Marinig (altre forme: Marinich, Marinigh) si è col tempo diffuso dalle Valli del Natisone anche nella pianura friulana, soprattutto a cividale e dintorni.

Martinig

Il cognome Martinig/Martinič era presente nel 1912 a Plataz e qui è anivato con ogni probabilità dalla vicina località di Cepletischis in comune di Savogna.

Martinig è infatti il cognome tipico del paese di Cepletischis che si trova ai piedi del monte S. Martino sulla cui sommità esiste tuttora la omonima chiesetta le cui strutture più antiche risalgono, a detta degli studiosi, al 13. secolo.

La devozione a S. Martino di Tours ha favorito tra la popolazione locale anche la diffusione del nome proprio Martin dal quale è poi sorto, con la formante -ič, il cognome / patronimico Martinič (= figlio di Martin). Il cognome Martinig si è poi diffuso a Cividale e in Friuli soprattutto a causa dell'emigrazione economica.

Marslàk / Mrzlàk

1678 Georgius Marslak de Lasiz,
1689 Georgio Marsliac de Lasig (Libri dei matrimoni diS. Pietro).

Marslàk o Marsliàc (Mrzlàk o Mrzljàk nella trascrizione grafica slovena) è un cognome (o soprannome?) che compare soltanto un paio di volte sui libri dei matri­moni di S. Pietro e alla fine del 1600 era già estinto.

E’ sorto, probabilmente, con la formante ―(j)ak, dall’aggettivo «m(a)rzel» e in origine stava ad indicare una persona piuttosto fredda, insensibile e indifferente.

Cfr. anche il sostantivo sloveno «mrzlak» dello stesso significato.

Marzolini

Il cognome Marzolini (le forme più antiche sono Marzulin e Marzulino ) è presente nella parrocchia di S. Pietro almeno dal 1600 ed è qui arrivato probabilmente dal Friuli. Si tratta infatti di un cognome di origine romanza (friulana) che è in qualche modo collegato col mese di marzo.

Marzulin è infatti la forma diminutiva dell'aggettivo marzul (di marzo). Con questi due aggettivi venivano chiamati un tempo alcuni cereali che si seminano in primavera, certi animali che nascono nel mese di marzo o in primavera ed anche un fungo molto precoce ( Hydrophorus marzuolu s).

Sembra che allo stesso modo siano sorti gli antroponimi Marzola e Marzolinoli che in origine stavano ad indicare i bambini nati nel mese di marzo o in primavera.

Masar - Massera

Il cognome Masar o Massier si è conservato a Tribil superiore soltanto per pochi decenni e si è estinto già nella seconda metà del 17 sec.

Ha alla base il nome di mestiere " massaro ", derivato dal latino medioevale " massarius " (= colono, mezzadro, fittavolo, " sotan " in friulano) e in origine era un soprannome indicante probabilmente un contadino che lavorava in affitto una " masseria ", cioè una proprietà, un fondo agricolo. Il sostantivo latino " massarius " deriva infatti dal sostantivo "màssa" (= fondo rustico, complesso di poderi).

Da notare che nel comune di Savogna esiste il cognome Masséra (slov. Mašéra) da cui è sorto anche il toponimo Masséris (slov. Mašéra). Il cognome è piuttosto antico ed è documentato già nell'anno 1612 sul primo libro dei battesimi di S. Pietro: " Michel Masera de Monte Maior ". Il nome Masser (friul. " massar ", " maseir ") è stato dato originariamente a un contadino sloveno che lavorava in affitto una " masseria ", un podere, un fondo rustico.

E' interessante far notare che sulle "vacchette" o libri contabili antichi della parrocchia di Tercimonte gli abitanti di Masseris vengono chiamati " masseri " o " Mašeri ": 1658 ( Mascheri omnes simul et in solidum soluunt annuatitn... ", 1693 " Steff° Lorenzo, Leonardo, Zuanne detti Masseri... ".

La forma italiana del toponimo (Masseris) deriva dal sostantivo " Masser " col formante plurale friulano -is (Masser +is = Masseris) ed è in pratica la "traduzione" friulana di Masseri. Il cognome Massera/Mašera è sorto invece dal sostantivo " masser " / "mašer" con il formante sloveno -a ( Masser/Mašer + a = Massera/Mašera ).

La voce " masser " o " mašer " è dunque un prestito friulano assunto dagli sloveni del Natisone per un motivo molto semplice. Essi, infatti, non conoscevano la figura del "sotan" o del mezzadro in quanto sono stati da sempre dei "coltivatori diretti", cioè dei piccoli proprietari terrieri e quindi non potevano conoscere il termine specifico sloveno che serve per indicare il colono, il fittavolo o qualche altra figura analoga.

Mataiuraz / Matajurac

Il cognome Mataiuraz / Matajurac si è estinto prima del 1700 ed era presente, come risulta dalla documentazione prodotta, oltre che a Biarzo in comune di S. Pietro al Natisone, anche ad Erbezzo in comune di Pulfero.

Si tratta di un cognome etnico derivato, col formante -ac, da1 toponimo Matajur (it. Montemaggiore di Savogna).

La forma slovena del toponimo è annotata più volte anche sui libri parrocchiali di S. Pietro (1645 Fusca filia Michelis Podoreschig de Mataiura, 1647 Marina de Mataiur, 1648 Elisabetha Michelis Loscig de Mataiura ).

Con questo nome (Matajurac) viene chiamato in sloveno anche oggi l'abitante di Matajur/Montemaggiore .

Matiòn

1625 filius Tomae Mation de Vernaso,
1641 Tomas Mathion de Vernaso,
1621 Juri Mation. de Massera,
1644 filius Leonardi Mation de Monte majori (Libri dei battesimi di S. Pietro).

Matiòn è un cognome derivato, con la formante accrescitiva ―on, dal nome di santo e nome proprio Mattia o Matteo.

Questo cognome è oggi diffuso in Friuli nella forma italianizzata Mattiòni.
Cfr. anche in cognome Teòn, diffuso nel Cividalese ma penetrato talvolta anche nelle valli del Natisone.
Si tratta di una forma contratta derivata da Matteòn.

A Mersino esi­ste il nome di casato Mačjòni anch’esso derivato dal nome o dal cognome estinto Matiòn.

Mattelig / Matelič

I1 nome proprio Matel è già annotato sulle pagine del Registro della Confraternita di Castelmonte verso il 1500 ed era presente a Cladreccis (Prepotto) e a Biarzo (S. Pietro al Nat.). Da questa forma, derivata dall'agionimo Matthaeus , è sorto, col formante patronimico -ič, il cognome Matelič / Matelig (altre forme grafiche: Mattelig, Mattieligh, Matteligh, Matthelig ecc.) e in origine stava ad indicare il figlio di Matel.

Questo cognome sloveno è diffuso in diverse parti della Repubblica di Slovenia nella forma Mateli# c (esiste anche la forma Matel , meno diffusa). Nelle nostre zone i centri diffusori del cognome Matelič / Matelig sono stati Livške Ravne presso Livek, Selce/Cladreccis nella valle dello Judrio, Canebola (Faedis), Jainich in comune di S. Leonardo e il paese di Mezzana (da qui il cognome è sceso a Ponteacco, San Pietro e Biacis).

Cfr. anche Dom, n.8, 1989, pag. 3 dove esiste una ricca documentazione relativa a questo cognome. Da notare che a Mezzana si è conservato, fino alla fine del 1600 il cognome Matevčič/ Matteucig , derivato col formante -čič , dall'agionimo Matthaeus (Matteo)

Matteucig / Mattevčič

Il cognome sloveno Matteucig / Matev#ič era tipico di Tribil Superiore e fino agli inizi del 1800 era praticamente presente solo in questa località. In seguito è comparso a Paciuch / Pačuh di Drenchia e da qui è emigrato a Feletto Umberto a nord di Udine (don Dionisio Matteucig attuale parroco di Sappada!).

Questo cognome purtroppo corre il rischio di estinguersi entro breve tempo in quanto è poco "produttivo". Esso è sorto dall'agionimo Matthaios (= Matteo) e precisamente dalla forma ipoconistica Matel che è annotata più volte sul libro della confraternita di Castelmonte. Si tratta dunque di un cognome patronimico derivato da Matel col formante čič ( Matel + čič = Matelàcič ).

La forma Matelčič si è poi trasformata in Matevčič a causa del passaggio -el in ev , che è un fenomeno tipico della lingua slovena.

Maurig

Il cognome patronimico Maurig/Mavrič (= il figlio di Mauro), sorto col formante -ič dall'agionimo o nome di santo Maver o Mauro è diffuso in tutta la Slovema e in modo particolare nel Goriziano accanto alle forme primarie Maver e Mavri (nella onomastica italiana prevalgono soprattutto le forme Mauri, Maur, De/Di Mauro ).

La presenza di questo cognome nel Goriziano è stata favorita dal fatto che nei pressi di Pevma/Piuma (GO) è la parrocchia di Štmaver / San Mauro la cui chiesa parrocchiale è dedicata a San Maro il discepolo prediletto di San Benedetto da Norcia. Abbiamo già fatto notare del resto quale influsso abbia avuto il culto dei santi locali sulla formazione di diversi cognomi anche nelle valli del Natisone.

Nel 1645 il cognome Maurig era già presente a S. Leonardo ma proveniva molto probabilmente dal Collio goriziano ( Gorišca Brda ) o dalla zona circostante (nel 1653 era presente infatti anche a Zapotok, sulla riva sinistra del fiume Judrio). Questo cognome si è però estinto a S. Leonardo entro breve tempo.

Il cognome Maurig presente a Brìzza di Savogna è qui Il cognome Maurig presente a Brizza di Savogna è qui arrivato nel 1836. Il 9/XI/ di quell'anno, infatti, a S. Leonardo si sono uniti in matrimonio Giovanni Maurigh di Vrhovlje presso Kožbana e Lucia Carligh di Brizza. Lo sposo, dopo il matrimonio, si fermò nella casa della sposa portando così da Vrhovlje nel Collio sloveno (Repubblica di Slovenia) a Brizza il cognome sloveno Maurig/Mavrič .

Medves / Medvež

Il cognome Medves / Mdvež era un tempo tipico dei paesi di Luico e Mersino dove è documentato a partire dall'inizio del 1600. Tra l'altro, una frazione di Mersino ( Medves / Medvieži ) ha preso la denominazione dal cognome tipico del luogo. Da Mersino il cognome è probabilmente emigrato, all'inizio del 1700, a Barza di Montemaggiore e poi a Stermizza dove si è conservato fino ai nostri glorni.

Il cognome deriva daIllo zoonimo sloveno medved (= orso) ma non è stato del tutto spiegato i1 meccanismo che ha prodotto la desinenza - ed ha trasformato la forma originaria Medved in Medves ( Medvež ). Si tratta probabilmente di un fenomeno dialettale circoscritto ad un'area territoriale molto limitata.

Che il cognome derivi dallo zoonimo medved è molto probabile anche perchè a Luico era già presente, all'inizio del 1600, i1 cognome Medved , che si è conservato in loco fino ai nostri giorni.

Medvescig

Il cognome Medvéscig è attualmente presente nei comuni di Prepotto, San Leonardo e Cividale e proviene quasi certamente da oltre Judrio. I Medvescig di Marcolino / Lazič provenivano da Krestenica, una località della valle dell'Isonzo situata tra Kanal ed Anhovo.

Questo cognome era presente anche ad Oborza e da qui è arrivato nel comune di San Leonardo nel 1923 quando Medvescig Antonio figlio di Luigi (nato nel 1898) si è sposato a Jessegna. Da Jessegna il cognome è poi emigrato a Picig.

Oggi questo cognome è conosciuto sotto due forme: Medvéšček (in Slovenia) e Medvéscig / Medvešič (in territorio italiano). Probabilmente la forma primitiva era Medvešček (dial. Medvéščik); poi, a causa delle trascrizioni non sempre corrette e affidabili, ha acquisito la forma grafica Medvescig che nel contesto linguistico italiano si è corrotta foneticamente in Medvešič .

La forma Medvéšček deriva, col formante -šček , da un foponimo che ha alla base lo zoonimo " médved " (= orso) e in origine stava ad indicare la persona che abitava presso una località caratterizzata un tempo dalla presenza dell'orso. Nei pressi di Krestenica, infatti, si trova la località di Zamedvéje . Se poi la forma grafica Medveishcigh presente nella documentazione, corrisponde alla forma fonetica Medvéščič , allora il cognome è derivato, col formante patronimico -čič , dalla forma onomastica Médveš che è diffusa sia nella valle dell'Isonzo che nelle valli del Natisone.

Menig (Menič)

Il cognome Menig è arrivato ad Azzida nel 1705 quando un certo " Thomas filius Joannis Menig natus in Bereana sed habitans in Azida " si è sposato con Giovanna figlia di Marino Bataglia (= Battaino) del luogo. Nel 1720 si sposerà a San Pietro anche " Jacobusfiilius Joannis Menig de Boreana ", probabilmente fratello del citato Tommaso.

Il cognome Menig, che si è conservato ad Azzida fino ai nostri giorni, è tipico del paese di Boreana nel Caporettano. Si tratta o di un cognome patronimico, derivato, con formante -ič, da Meni che è forma contratta di Domenico o di un cognome matronimico derivato, sempre conl formante - ič, da Mena, che potrebbe essere forma contratta di Felomena.

Personalmente propendo per la prima soluzione.

Mesnar

I1 cognome Mesnar / Mežnar è documentato ad Antro verso la metà del 1600 come risulta dal seguente atto di battesimo: die 25 junij 1651 -Johannes filius legitimus et naturalis Canciani Schucala de Crassa et eius legitimae uxoris Joannae. Patrini fuere Joannes Toilaz et Joanna uxor legitima Vrbani Mesnar de Landro.

I1 cognome si è ben presto estinto ad Antro ma il suo ricordo si è conservato praticamente fino ai nostri giorni nel nome di casato Mežnarji (così veniva chiamata una famiglia che viveva in una casa situata a pochi passi dalla chiesa parrocchiale).

Si tratta di un cognome derivato dal nome di mestiere o di ufficio mežnar (= nonzolo, sacrestano).

I1 sostantivo mežnar è un prestito dal tedesco Mesner a sua volta derivato dal latino mansionarius (Essj, II, pag. 183). "Sembra che al mansionario fosse affidata la custodia della chiesa e che egli dimorasse nel luogo stesso dcl suo servizio" (Enciclopedia del cristianesimo, Roma 1947. pag. 871). Questa mansione , questo compito o ufficio che era inizialmente una prerogativa del sacerdote il quale aveva in custodia la chiesa e gli arredi sacri, è stata in seguito affidata ad un semplice laico.

I1 cognome Mežnar , con le forme derivate Mežnarič e Mežnarčič , è diffuso in varie parti della Slovenia. Nelle Valli del Natisone sono diversi i nomi di casato Mežnar o Mežnarji . Così vengono chiamate le famiglie dove un tempo viveva il nonzolo del paese.

E' interessante far notare che il dialetto sloveno del Natisone, come del resto gli altri dialetti sloveni, conosce numerosi termini di carattere religioso o ecclesiale derivati dal tedesco.

Al citato mežnar vanno aggiunte, le seguenti voci: amožna, andoht, božja maltra, britof, famoštar, far, fara, faruš, kelih, moštranca, krancilj, klimpac, klimpati, oufar, turan, vahti, vierma / bieram, vieruh, žegan, žegnanca, žerh (cfr. N. Zuanella, Neinške izposojenke v Nadiškem narečju - Iz cerkvene terminologije, Doru, 1986, n. 5, pag. 3).

Mesta / Mešta

Mesta / Mešta era un cognome endemico di Cepletischis dove si è estinto verso il 1700. I1 suo ricordo si è conservato a Cepletischis nei nome di famiglia Meštovi. Si tratta di un cognome "culinario", derivato dalla voce dialettale "mešta", che è di origine friulana (" mesta " o " meste " = farinata, una specie di polenta di granoturco. Cfr. il Nuovo Pirona alle pagg. 594-595).

Mesta ( Mešta ) era dunque in origine un soprannome, dato a una persona che di solito mangiava la " mešta ". Questo termine ha assunto qui da noi il significato di " štokja " (= una specie di purè di patate) ma sta ad indicare anche il pastone per gli animali, preparato con acqua, farina, patate e altre verdure e in genere ogni alimento a pasta molle ottenuto con la "mestatura" di vari prodotti.

Mezzana / Mečana

Il cognome Mezzana che si è estinto presumibilmente attorno al 1700, è sorto dall'omonimo toponimo Mezzana / Mečana e in origine stava ad indicare una determinata persona "di Mezzana".

In seguito la preposizione "di" è stata abbandonata ed è rimasto il solo toponimo che ha così assunto anche il ruolo di cognome.

Miclaucig / Miklavčič



Il cognome Miclàucig compare per la prima volta a S. Leonardo verso il 1660 come risulta dal Libro dei battesimi.
«Jacobus Miclauzig de vila S. Leonardi» (1662), annotato nel
1663 come «Jacobus Miclauzihk de S. Leonardo»,
funge per due volte da padri­no di battesimo nella chiesa di S. Leonardo.
Sul Libro dei matrimoni invece è annotato il matrimonio, celebrato il
21/1/1667, tra «Jacobum q. Danielis Miclaucig et Agnetem filiam Michaelis Matthelig de Raune» (di Luico).

Presumo che Giacomo Miclaucig fosse ori­ginario della valle dell’Isonzo o di Luico, dato che ha sposa­to proprio una ragazza di Luico e dato che il cognome Mikklaučič è tipico di quei luo­ghi.
Dopo il matrimonio, Giacomo Miclaucig si trasferisce a Merso Superiore dove gli nasce il figlio Giovanni (Miclauzihk) il quale sposerà nel 1705 Marina Postregna di Postregna.
«Jacobus filius Joannis Miclaucigh de Merso Superiori»
sposerà il 10/8/1753 una certa Pascha o Pasqualina che era stata tolta dal brefotrofio di Udine ed allevata da Ursula, moglie di Giorgio Vogrigh di Scrutto.
All’inizio del 1800 il cogno­me era già estinto nella par­rocchia di S. Leonardo.

Miclauucig / Miklavčič è un cognome patronimico, deri­vato col formante -ič, dalla forma slovena Miklévec dell’agionirno Nicolaus (it. Nicola, slov. Miklàvž) e in origine stava a designare «il figlio di Nicola».

A Trinco / Trinko, in comu­ne di Drenchia, esisteva nel 1660 il cognome
Miclauig/Miklavič («fu. Petri Miclauig de Trinko» - Libri dei battesimi di S. Leonardo).
Questo cognome patronimico è sorto, col formante -ič dalla forma Miklév dell’agionimo Nicolaus e con tutta probabi­lità era originario della valle dell’Isonzo dove è tuttora dif­fuso.

Mlinarzich I Mlinaržič



Il cognome Mlinarzich (Mlinaržič) era pre­sente attorno al 1500 ad Azzida ma si è estinto nel corso del XVI secolo. E’ menzionato nel citato Registro di Castelmonte in due versioni (Mulinarčič e Mlinarcči#):
1480―1500 Symon Mulinarčič de Acida, Simon Mlinarzich de Azida.

Il cognome è sorto, con la formante ―či#, dai sostantivo mulinar (friulano) o mlinar (sloveno) e in origine stava ad indicare il figlio del mugnaio che aveva il mulino in località Pod Ažlo (Sotto Azzida).

Questo cognome era presente attorno al 1500 anche a Vernasso:

1498 Simaz Molindinarius de Vernaso,
1506 Simaz Mlinarzich de Vernasio inferiori (Regi­stro di Castelmonte).

Ad Azzida e a Brischis era presente all’inizio del 1600 anche il cogno­me Mlinar o Mulinar(o) che si è ben presto estinto:
1618 Simon Mulinaro de Asida,
1645 Simon Mlinar de Azzida,
1622 Andrei Mlinar de Brischis,
1641 Grandulia Mlinariza di Bnrischis,
1643 Georgius Mulinar de Briischis
(Libri dei battesimi di S. Pietro).

Cfr. anche B. Zuanella, Stari malni v Nediških dolinah, Dom, n. 10, 1994, pag. 8 e Milko Kos, Srednjeveški urbarji za Slovenijo ―3. zvezek, Urbarji Slovenskega Primorja /drugi del!.
A pag. 281 di questo libro viene riportato un documento redatto attorno al 1300 dal qua­le risulta che sul fiume Natisone (nei pressi di San Pietro?) c’erano allora tre mulini. Uno era di proprietà di Giovanni Longo di Cividale mentre gli altri due, quello superiore e quello inferiore, gli erano stati dati in feudo dalla famiglia Zuccola di Cividale.

Sul Registro della Confraternita di Castel­monte sono segnati alcuni interessanti cogno­mi e antroponimi presenti ad Azzida attorno al 1500 che si sono poi estinti:
1480/1500 Stefa­nia filia Jacomec de Acida, Marsa Jance dè Acida, Marsa filia Pernart de Asida, Lauren filius Picin de Acida, Vrban filius Cristan de Acida.

Il cognome Jacomec (Jakomec) deriva, con la formante ― ec, dalla forma ipocoristica romanza Jacom (Jacobus / Giacomo).
Il cognome sloveno Jance corrisponde alla for­ma ipocoristica (diminutiva) Jancè derivata dall’agionimo Johannes / Giovanni.

La forma onomastica Pernart è la trascrizione fonetica dell’antroponimo o hagionimo di origine tedesca Bérnhard (Bernardus / Bernardo).

Picin è un cognome di origine romanza derivato dal soprannome Picin che veniva dato a persone piccole, esili o di bassa statura. Cfr. i numerosi cognomi del tipo Piccin, Piccini e Piccinato diffusi soprattutto nel Veneto ed anche in Friuli.

Il nome proprio Cristan (Kristan), diventato poi anche cognome, è una variante dell’antro­ponimo Cristian /Kristijan a sua volta deriva­to dal nome Cristianus (Cristiano).

Mlinz

Mlinz / Melinc è un cognome sloveno arrivato nella parrocchia di S. Pietro al Natisone a1l'inizio del 1800 dalla valle dell'Isonzo. Infatti nel 1804 un certo " Jacobus filius qm. Pauli Melinz de Tarnova, parochia Caporetti, sed nunc per 14 annos in hac parochia dimorans Oculis " si sposa con Ursula, figlia di Valentino Blanchin di Biacis (Dai Libri dei matrimoni di S. Pietro).

Lo sposo, Giacomo Melinz, era dunque originario di Trnovo ob Soči, località situata sulla strada che da Caporetto conduce a Plezzo ed era arrivato acl Oculis già nel 1791.

Gli sposi fissarono probabilmente la residenza a S. Pietro. Lo deduco dal fatto che nel 1837 Caterina Clemencigh di Vernasso sposa " Antonius filius qm. Jacobi qm. Pauli Mlinz de S. Pietro ". Come si vede il cognome originario Melinz si era trasformato già nel 1837 in Mlinz e sotto questa forma si è conservato fino ad oggi.

I1 cognome Melinz / Melinc è derivato, col formante - ec , dal microtoponimo o nome di campagna Melina e la sua forma originaria esatta era Melinec / Melinez , ridotta poi in Melinc /Melinz in forza della riduzione vocali-ca. In origine questo soprannome, diventato poi anche cognome, stava ad indicare una persona che aveva l'abitazione nei pressi di qualche " melma " (= terreno ripido e friabile, ghiaione).

Dal sostantivo o microtoponimo Melina è sorto, col formante - ek , il cognome Melinek , trasformato poi in Melink (riduzione vocalica!) che è diffuso "Na Idrijskem" sulla riva sinistra del torrente Judrio. Qui esiste anche la 1ocalità Melinki , che ha preso il nome dal cognome tipico del luogo.

Melinc è anche oggi uno dei cognomi tipici di Trnovo ob Soci ma è presente, dall'inizio del 1600, anche ad Avsa, una frazione di Luico.

Modriz

1784 «Blasius filius qm. Andreae Moderz de Paro­chia Lucinici de communita­te Quisqua» sposa Giovanna Terlicher di Merso superiore e si stabilisce nella casa della sposa.
Qui infatti muore nel 1791 «Joanna uxor Blasij Modriz de Mersio Superiore»
(Libri dei matri­moni e dei morti di S. Leo­nardo).

Biagiò Modriz o Moderz era uno sloveno pro­veniente da Kojsko nel Col­lio goriziano.
Rimase vedovo per due volte e si sposò tre volte (1784,1792 e 1818).
Morì il 1 gennaio 1841.

Il cognome Modriz si è estinto nella parrocchia di S. Leonardo nel 1899 e deriva dall’aggettivo sloveno «moder> col formante arcai­co -ic , invece di -ec
(cfr. anche le forme onomastiche Niemiz, Coianiz, Castagne­viz ).

Anche la forma dialettale Moderz (Mòderc) deriva da quella originale Mòdrec che in origine stava ad indi­care una persona «saggia, posata, sensata».

Moncaro / Monkar

Monkaro / Monkar è un cognome di difficile interpretazione. Di sicuro sappiamo che dal 1600 era tipico del paese di Merso inferiore dove si è estinto alla fine del secolo scorso. Da Merso inferiore il cognome è arrivato, passando per Ponteacco, a Lasiz (Don Natale Moncaro!).

La forma originaria Monkar o Mònker fa pensare ad un nome di mestiere derivato dal formante - er / ar .

Morig

I1 cognome Morig / Morič è documentato a Mersino dall'inizio del 1600 e si è estinto verso il 1700. Questo cognome è presente in Carinzia nella grafia tedesca Moritsch e sul confine nord-orientale della Slovenia nella forma Morič .

Alla base del cognome patronimico, derivato con la formante -ič, c'è probabilmente l'agionimo o nome di santo Maurus .

Non escludo però che il cognome Morig/Morič di Mersino sia derivato, con il suffisso - , dall'aggettivo friulano moro che veniva spesso usato come soprannome per indicare o denominare una persona dai capelli neri o dalla pelle scura (cfr. Nuovo Pirona, pag. 617).

Da notare, infatti, che le valli del Natisone si trovano sul confine linguistico sloveno-friulano e hanno subito gli influssi linguistici delle lingue romanze (friulano e italiano). In tal caso si tratterebbe di un cognome ibrido sorto, con una formante slovena (-ič), da una base lessicale romanza (moro) e farebbe parte di quel numeroso gruppo cli cognomi che sono sorti da un originario soprannome dato in relazione al colore nero o molto scuro della pelle, dei capelli o della barba.

Moz / Moc

1620 Mathia Moz de Rebez , 1663 filius Antonij Moz de Arbez (Libri dei battesimi di S. Pietro), 1733 jilius Vrbani Biertichg vel Mooz de Erbetio (Libri dei morti di S. Pietro).

Moz / Moc è un cognome di origine oscura ma potrebbe essere imparentato con i cognomi di origine romanza Mozzi e Mozzon presenti anche in Friuli.

Non dimentichiamo che sul territorio dell'attuale comune di Pulfero erano presenti dal 1420 fino al 1797 diversi funzionari della Serenissima provenienti dal Friuli e dal Veneto che prestavano servizio al valico confinario di Stupizza e aIla dogana del Pulfero.

Da qui la possibi1ità di interferenze linguistiche e di prestiti lessicali che potrebbero aver lasciato tracce anche nella onomastica. I1 cognome Moz / Moc è documentato a Erbezzo dall'inizio del 1600 fino al momento della sua estinzione avvenuta verso il 1700.

Il suo ricordo si è conservato nel nome di casato Moz /Moc presente ancora oggi a Pulfero ed a Cicigolis, estinto recentemente.

Mrach / Mràk

Sui libri parrocchiali di S. Pietro è documentata, all’inizio del 1700, la forma onomastica Mràch / Mràk:
1726 filius Gregorij Specognae vel Mrach de Montefoschia (Libri dei morti).

Si tratta probabil­mente di un semplice soprannome, dato che compa­re sui libri parrocchiali poche volte ed è sempre accompagnato al cognome Specogna. Mrach aveva dunque a Montefosca la funzione di soprannome, mentre è oggi diffuso in tutta l’area slovena, nella forma Mrak, come cognome.

Mrach / Mrak è un antico antroponimo sloveno sorto direttamente dal sostantivo mrak (= il crepuscolo, l’imbrunire).
Da notare inoltre che Mrak è la personificazione di una presenza «oscura» che, secondo la credenza popo­lare, procurava un malessere ai bambini nell’ora del crepuscolo (cfr. ESSJ, LI, pag. 199 alla voce mrak).
Il sostantivo sloveno mrak si è conservato nel dia­letto sloveno del Natisone fino ai nostri giorni.

Mraulizzer/Mravljìnčar, Mravlja, Mravljè, Mravinc

1799 «Josephus fihius qm. Antoni Mraullizzer de Roncina oriundus» si sposa nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Mer­so superiore con Lucia figlia di fu Giovanni Drescig del luogo.
Giuseppe Mraulizzer era un soldato disertore, proveniva da Ročinj presso Kanal / Canale d’Isonzo e dopo il matrimonio fissò la residenza a Merso superiore.
Qui infatti mori nel 1806 suo figlio Giovanni di anni quattro nato nel 1802.
Giuseppe Mraulizzer (anche Mraulizar) morì probabilmen­te di morte violenta all’età di 46 anni.
Nelle prime ore del 18.9.1802 fu rinvenuto nei pressi della casa di Lorenzo Faidutti «totus fractus et con­tusus» (= pestato e fratturato) e morì il giorno dopo.

Sotto la fornia Mraulizzer o Mraulìzar si nasconde con tutta probabi­lità il cognome sloveno Mravljinčar che ha alla base lo zoonimo «mravlja» (= formi­ca).

Il cognome è sorto proba­bilmente, col formante -ar, dall’aggettivo «mravljinčji» e in origine poteva essere un soprannome dato ad una per­sona che aveva qualche carat­teristica tipica del formichiere (in sloveno «mravljfnčar»).

Dallo zoonimo «mravlja» sono sorti anche i cognomi Mravlja, Mravljè, Mravinc.
Anch’essi erano in origine dei soprannomi dati a persone che avevano qualche qualità tipica delle formiche (operosità, pre­videnza, laboriosità, ecc.).

Mugherli (Mugerli)

Mugherli appartiene a quel gruppo di cognomi sorti col formante diminutivo tedesco -erli ma che hanno spesso una base slovena. Cfr. ad. es. i cognomi Zufferli/Čuferli, Šoberli o Šuberli (per secoli il cognome tipico di Sorzento), Siberli (annotato già nel 1500 sul Libro della confraternita di Castelmonte), Cmgeni (endemico a Savogna d'lsonzo), e poi anche Cottenti e Cuberli presenti in Friuli.

Il significato del cognome Mughenli (a Udine esiste anche nella forma Mungherli) èpiuttosto oscuro ma ne propongo una possibile derivazione nella parte slovena deI testo. Più facile è invece determinare la zona da cui il cognome proviene servendoci dei libro parrocchiali di S. Leonardo. Nel 1701 " Elisabetha uxor Simonis Munerii (= Mugherli) de Silga (= Lig) explebe canallensi " funge da madrina di battesimo a S. Leonardo.

Nel 1807 " Iosephus Duriavigh de Terribali inferiore " sposa " Ursuia fila Andreae Mugerii de Jdria canailensi ". Il matrimonio fu celebrato " in ecclesia S. Zenonis in Idria supradicta ". La sposa proveniva dunque dalla parrocchia di S. Zenone o Manijino Celje, vulgo Lig.

Nel 1808 " Antonius fihius Antonii qm. Stephani Jeroncigh èt eius uxoris Annaefiuiae qm. Gregori Mugenli, ambe de communitate Aibae " sposa Marina, figlia di Paolo Hoszach di Presserie.

In un atto di matrimonio del 1809 compare ànche un certo Stefano Mugerli "de Orebenia " (Greben è una frazione di Lig).

Anche oggi il cognome Mugerli è piuttosto diffuso helle località citate e quindi presumo che anche il cognome Mugherli, presente a Stregna, a Cividale e nella pianura fniulana pro-venga proprio da qualche paesino situato sulla sponda destra dell'Isonzo o sulla sponda sinitra dello Iudrio in territorio iugoslavo, molto probabilmente dalla zona di Lig/Liga.

Mullig (Mulič)

Il cognome Mullig (Mulič) è tipico del paese di Vernasso dove è attestato a partire dal 1600.

Di questo cognome, che si presenta di solito nelle forme Muli#, Mulig, Mullig, Muliz e Mulich , si è occupato i1 prof. Paolo Merkù in due pubblicazioni alle quali rimando il lettore interessato (Slovenski priimki na zahodni meji, Trst 1982, pag.. 46.

Oltre che nelle va1li del Natisone, il cognome è diffuso a Nova Gorica, Tolmino ( Mulic ), a Trieste ( Mulich, Mullich ), nel Gorski Kotar croato ( Mulig, Mulich e Mulic. )

Il cognome Mullig / Mulič di Vernasso è sorto probabilmente, col formante diminutivo -ič , dallo zoonimo friulano " mul " (= mulo) che ha assunto anche un significato metaforico negativo (figlio illegittimo).

Muruszach / Muruščak

Muruszach / Muruščak è un cognome endemico, per non dire esclusivo di Stermizza dove è presente da 222 anni. Le sue radici però si trovano altrove e precisamente nel paese di Masseris. Qui, la parte orientale del paese, posta al di 1à di un ruscello che un tempo lo divideva in due ed è attualmente coperto, è stata edificata su un terreno denominato Mùrove .

Gli abitanti che vivono in questa zona, cioè Na murovin, vengono chiamati Muruščaki (al singolare Muruščak - Muuiszach nella forma grafica arcaica italiana del 1700 che si è conservata fino ai nostri giorni ).

Dal microtoponimo Mùrove è sorto a Masseris anche il soprannome "etnico" Murovaz / Murovac (è colui che vive in 1ocalità Mùrove di Masseris) che però si è ben presto estinto e del quale si è perso il ricordo. capo%
I1 22 gennaio 1777 Thomas filius Georgij Massera de Masseris si sposa con Marina filia Vrbani Loszach de Starmiza e va a vivere, come genero, nella casa della sposa a Stermizza. Tommaso Massera proveniva con molta probabi1ità dalla famiglia dei "Ručkini" che vive in 1oca1ità Mùrove di Masseris e a Stermizza lo ha accompagnato anche i1 suo soprannome Muruščak / Muruszach .

Qui veniva chiamato ahitualmente col soprannome e il parroco di S. Pietro, registrando i battesimi dei figli di Tommaso, ha sostituito il cognome originario del padre (Massera) con i1 suo soprannome (Muruszach) che ha cosi assunto il ruolo di cognome.

Un fenomeno analogo (sostituzione del cognome con il soprannome) si è verificato, con le stesse moda1ità, a Masseris quando il cognome originario Massera è stato sostituito dal soprannome Velicaz / Velikac che è diventato anche cognome (Cfr. Dom, 1995, N08).

I1 soprannome "etnico" Muruszach / Muruščak , diventato poi in maniera del tutto casuale anche cognome, è sorto, con la formante - ščak (- šček nella forrna letteraria slovena), dal microtoponimo Mùrove e designava la persona che viveva a Masseris in 1oca1ità Mùrove.

Muschòn

Sui libri dei battesimi di San Pietro compa­re un paio di volte verso la metà del 1600 come madrina di battesimo una certa Nesa Muschoncha di San Pietro.

Nesa (Agnese) era ovviamente la moglie di un uomo che portava il cognome Muschòn.
Muschòn è un cognome di origine friulana che è oggi diffuso in Friuli nelle forme Moschione e Moschioni.

Deriva probabilmente dallo zoonimo «moscon» (= moscone).

Musin (Mužin)

Il cognome Musin si è estinto nel comune di Grimacco ma è presente in Friuli (Udine). Dato che è assente sul territorio della Repubblica di Slovenia suppongo sia di origine romanza (friulana) e pertanto lo faccio derivare con riserva dal sostantivo friulano " mùse " (= viso, faccia, muso, slov. " gobec ") col formante -in .

Credo che Musin fosse in origine un soprannome dato ad una persona dall'aspetto gradevole e simpatico. Dal sostantivo friulano " muse " è sorto anche il cognome Musoni (fino al 1750 circa compare sempre nella forma originaria Muson ), uno dei cognomi tipici di Masarolis che da qui si è propagato anche nella valle del Natisone (ad es. a Sorzento) e a Cividale. Il sopranno Muson era stato dato in origine ad una persona che teneva spesso il "muso" o il broncio, quindi poco simpatica e poco socievole.

Cfr. anche le voci friulane " muson " accrescitivo di " muse ", " musate " (peggiorativo di " muse " nel significato di "brutto ceffo, persona poco raccomandabile"), " muset " (= il tipico insaccato friulano (cotechino) confezionato soprattutto con la carne ricavata dalla testa o dal "muso" del maiale), " musine " (diminutivo di " muse ") // Nuovo Pirona, pagg. 634, 636 1/.

Cfr. anche il cognome slovemi Gobec derivato dal sostantivo " gobec " (= muso di animale) che in origine era un soprannome dato ad una persona insolente, sfacciata e irnpertinente.

Nagòraz

1643 Gaspero Nagoraz de Azida,
1644 fu. Gaspari Nahoraz de Azida,
1687, 1688 fu. Blasij Nagoraz de Azida (Libri dei battesimi di S. Pie­tro).

Nagòraz / Nagòrac era fino al 1700 un cogno­me endemico di Azzida.
Cognome piuttosto enig­matico che si può però spiegare in un contesto geografico locale.

Non escludo, infatti, che possa derivare, con la formate ―ac (scritto ―az), dal toponimo Stara gora, il santuario mariano che la nostra gente chiama semplicemente Gùora.

Nagò­raz / Nagòrac veniva dunque chiamato probabil­mente colui che viveva a Castehnonte (Na gòri) o proveniva di là.
Il capostipite della famiglia Nago­raz di Azzida proveniva dunque da Castelmonte.

Mi rendo conto che si tratta di una etimologia ardita, ma non ne vedo di migliori e più convin­centi.

Namor

Namor è un cognome tipico di Clabuzzaro / Breg dove è documentato almeno dalla fine del 1700. Da qui è disceso nella pianura friulana ed è presente soprattutto a Cividale.

A Clabuzzaro è arrivato quasi certamente dai territori limitrofi di Kambreško e Idrija, attualmente facenti parte del comune di Kanal ob Soči nella Repubblica di Slovenia.

Il cognome era infatti radicato nel 1700 / 1800 a Dugo, Srednje, Ajba, come risulta dalla documentazione ricavata dai libri parrocchiali di S. Leonardo.

Nardigh / Nardič

Nardigh/ Ndrdič è uno dei tanti cognomi delle valli del Natisone che si sono estinti negli ultimi due secoli. Era tipico del paese di Azzida ed è sorto, coi formante patronimico - , dall'agionimo Leonardus (o Bernardus?) e precisamente dalla forma contratta Nard.

In origine stava ad indicare il figlio di Leonard o di Bernard. Cfr. anche gli equivalenti cognomi italiani o friulani Nardi, Narduzzi, De Nardo, Nardini, Nardon ecc.

Oballa / Obala

Obala / Obàlla è un cognome tipico di Mersino alto che ha dato il nome alla omonima frazione di Obàlla. Suppongo che Obala fosse in origine un soprannome dato ad una persona dal fisico o dalla corporatura piuttosto tondeggiante.

Ritengo, infatti, che obala sia la forma dialettale (non più in uso) del sostantivo sloveno obla (= sfera, palla) dalla quale è sorto l'aggettivo dialettale obàlast (= ovale, rotondo) che è ancora vivo nel dialetto sloveno del Natisone.

Dall'aggettivo sloveno òbel (= rotondo, ovale, tondeggiante) è sorto, con la formante -ica, anche il toponimo Oblica / Oblizza . Il paese, infatti, ha preso il nome dal dosso o rilievo tondeggiante sul quale è stata costruita la chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena.

Da notare, inoltre, che accanto al nome rìepa (= rapa), è presente nel dialetto del Natisone anche il sinonimo oblica . Le rape com'è noto hanno una forma rotonda. Il cognome Obala (Obàlla) non ha ovviamente nulla in comune con la voce slovena moderna obala (= riva del mare).

Obit

Il cognome Abid era presente all'inizio del 1500 a Podklanc I Podclanz nella valle del Judrio, ad Azzida e a Raune (località non identificata), ma nei citati paesi era già estinto alla fine del 1500. In Slovenia, accanto alle forme Obit e Obed esistono i cognomi patronimici Obidič e Obédič (quest' ultimo anche nella zona del ColIio sloveno contigua alla valle del Judrio).

Tutti questi cognomi sono sorti probabilmente dalla stessa base lessicale da cui e sorto il cognome Abid , compreso il cognome Obit ( Obid ) che è presente nelle valli del Natisone almeno dall'anno 1774.

Infatti, il 23 novembre del 1774 " Antonius qm. Stephani Obit de Orechia sub Parochia Circhinensi districtus Tulminenis " sposa Margherita figlia di Gregorio Trusgnagh di Dolegna nella chiesa di S. Giudocco in Scrutto. Dopo il matrimonio Antonio Obit fissò la residenza a Dolegna nella casa della sposa. Come risulta chiaramente dall'atto di matrimonio, Antonio Obit era oriundo di Orehek, una località distante circa 8 km da Cerkno in Slovenia e morirà di vecchiaia a Dolegna il 23.2.1820. L'atto di morte precisa che era nato nel gennaio del 1741 e che era figlio di fu Stefano di Orehek e di Brigitta Schwarzcobl di Cerkno.

Oggi il cognome Obid è diffuso soprattutto nella Slovenia occidentale (Cerkno, Tolmin, Nova _Gorica) mentre da Dolegna di S. Leonardo (nella forma fonetica Obit ) è emigrato a Merso, Cosizza, Crostù, Cividale, San Pietro al Natisone.

Si tratta di un cognome di origine slovena controllata la cui spiegazione presenta notevoli difficoltà e pertanto lo classifichiamo attualmente tra i cognomi ancora "oscuri".

Osgnach / Ošnjak

Il cognome Osgnach / Ošnjak , derivato dal toponimo Ošnije (Osgnetto) col formante sloveno - (j)ak , stava ad indicare in origine l'abitante di Osgnetto o la persona proveniente di là. Si tratta di un cognome endemico di Osgnetto che da qui si è diffuso nelle valli del Natisone e nella pianura friulana e non ha nulla da spartire col cognome Gosgnach (Gožnjak), tipico di Matajur / Montemaggiore.

Quest'ultimo, infatti, deriva dal sostantivo sloveno " goždnik " (=boscaiolo), come risulta chiaramente dalle forme antiche di questo cognome risalente all'inizio del 17. sec. ( Gosdnih, Gosdnach ).

Il toponimo sloveno Ošnije deriva probabilmente da qualche fitonimo ( = nome di pianta) col formante collettivo sloveno -je. Dalla forma italiana Osgnetto di deduce infatti che il formante sloveno -je è stato tradotto col corrispettivo formante italiano di origine latina -et(t)o che si abbina di solito ai nomi di pianta (es. Persiceto, Melereto, Ceresétto ecc.).

Un esempio analogo che convalida questa tesi è rappresentato dal toponimo sloveno Dubenije (anche Dobenije e Debenije ) che ha assunto in italiano la forma (D)obenètto .

Il toponimo Dobenije / Obenétto in comune di Drenchia stava ad indicare in origine un bosco di querce (= querceto).

Oslach / Ošlak

Interessante cognome sloveno, presente a Cravero e a Stregna fino al 1700 ma presente anche all'interno della Slovenia nelle forme Ošlak (a Maribor) e Ošljak (a Celje). Cognome di difficile interpretazione, a meno che non derivi dal sostantivo sloveno " ošljék " (=una specia di cardo, pianta spinosa - cfr. P1eteršnik, slovensko-nemiki slovar, Ljubljana 1894, pag. 868).

In senso traslato poteva dunque significare in origine una persona pungente, critica e mordace, senza peli sulla lingua.

Oviszach / Oviščak

Il cognome Oviszach / Oviščak è sorto, col formante sloveno -sč#ak, dal toponimo Ovizza / Nòuca e in origine stava ad indicare l'abitante che viveva o proveniva da Ovizza.

In effetti il toponimo è rappresentato da una sola casa situata nei pressi di Cernizza a 436 m. s.l.m. I suoi abitanti l'hanno abbandonata alla fine della seconda querra mondiale e sono scesi a fondo valle, dove il cognome Oviszach è abbastanza diffuso, soprattutto nel paesino di Postacco (Poàštak) , chiamato anticamete anche Bràjda.

Il toponimo Ovizza / Nòuca non è stato ancora spiegato in maniera soddisfacente.

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