Cognomi Q R

Per gentile concessione dell'autore Božo Zuanella pubblichiamo estratti della sua ricerca sui cognomi delle Valli. L'originale e completa visione dei cognomi può essere presa sui numeri del DOM.

Qualizza

Qualizza / Hvalica è uno dei cognomi più diffusi nelle valli di S. Leonardo e da qui si è diffuso anche nella valle di Savogna (1745 Stephanus filius qm. Valentini Qualliza de Sauodgna, oriundi de Brizza ex plebe S. Leonardi / Libri dei matrimoni di S. Leonardo), nella valle del Natisone, a Cividale e nella pianura friulana. Alla fine del 18. secolo era diffuso a Polizza, Cravero, Stregna, Merso Superiore, Brizza, Tribil inferiore, Jesizza, Gnidovizza, Grobbia, Presserie, Postregna, Clastra, S. Leonardo, Tribil superiore.

Il cognome, documentato a Stregna già all'inizio del 1500 deriva, con la formante diminutiva - ica dall'antroponimo Hvala (P. Merkù, o.c. ‚ pag. 28). Alla base del cognome c'è dunque il sostantivo sloveno hvala (= lode, gloria, ringraziamento). a_capo%
Presumo che i genitori dessero questo nome ad un figlio molto desiderato in segno di ringraziamento a Dio per il dono ricevuto.

Qualla

Strettamente legato al cognome Hvalica / Qualizza è il cognome Hvala diffuso in tutta la Slovenia e presente anche nelle Valli del Natisone nella attuale forma di Qualla.

La sua presenza nelle valli di San Leonardo è documentata dai libri parrocchiali di S. Leonardo.

Probabilmente questo cognome proveniva dalla valle dell'Isonzo o dal territorio sloveno situato attualmente nella Repubblica di Slovenia ma sembra si sia ben presto estinto nel comune di Stregna.

Il cognome Qualla / Hvala, presente un tempo in comune di San Leonardo (a Cosizza e a Scrutto) è un cognome importato da Bukovo presso Cerkno e da Slap ob Idrijci in Slovenia. Lo desumo dai libri parrocchiali di San Leonardo.

Lo stesso dicasi del cognome Qualla presente in comune di San Pietro al Natisone. Si tratta di un cognome sloveno D.O.C. proveniente da oltre confine (da Lokovec e Ponikve) come appare da annotazioni dei libri dei matrimoni della parrocchia di S. Pietro.

Anche il cognome Qualla / Hvala presente a Calla, Erbezzo e Goregnavas proviene certamente da oltre confine come è documentato nei libri dei matrimoni di S. Pietro.

Dalle valli del Natisone il cognome Qualla si è diffuso anche nella pianura friulana ad es. a Udine e a Cividale.

Quarina

A sud di S. Pietro al Natisone c'è la chiesetta gotica di S. Quirino (sloveno: Škurin o Škurinac ) attorno alla quale si riuniva il famoso Amengo. A un tiro di schioppo c'è il paese di Vernasso e uno dei cognomi tipici di questa località è (guarda caso!) Quarina, anch'esso derivato direttamente dall'agionimo Quirìnius.

Quarina è un cognome derivato dalla forma friulana Quarin con la desinenza arcaica maschile in -a. Queste forme arcaiche non sono rare neppure oggi, tanto è vero che ho potuto registrare personalmente nel comune di Savogna, la presenza e l'uso dei nomi propri maschili Franja ( Franjo) e Franka ( Franko). Faccio infine notare che il cognome Querina era presente anche a Caporetto nel 1718, come risulta dai Libri di matrimonio della parrocchia di S. Pietro.

Quercig

Non ci resta infine che spendere due parole per il cognome Quercig, diffuso nella parrocchia di Prepotto (Casali Quercig presso Cialla!) e da qui emigrato soprattutto a Cividale e dintorni.

Il cognome Quercig, derivato dalla forma contratta Quer col formante sloveno čič non è sorto pèer caso nella zona di Prepotto in quanto uno dei patroni della parrocchia è, appunto, san Quirinio e la devozione a questo santo ha naturalmente favorito il sorgere del cognome Quercig.

Anche in Friuli sono diffusi diversi cognomi sorti dallì'agionimo Quirinius, ad es. Quarin, Quarina, Quarino, Querin e Querini.

Quirincig / Kurinčič

Il cognome Quirincig / Kurinčič, derivato dalla forma contratta Kurin / Quirin col formante sloveno čič, era presente anche nella valle del Natisone a Pegliano e a Vernasso.

Raccaro / Rakar

Raccaro / Rakar è un cognome sloveno che all'inizio del 1600 era tipico del paese di Lasiz in comune di Pulfero. Da qui si è poi diffuso a Cicigolis, Biacis, Ponteacco, Clenia, Tarpezzo e Sottovernassino.

L'attuale forma italianizzata Raccar o risale al secolo scorso.

Antecedentemente, come risulta dalla documentazione prodotta, veniva usata la forma originale Racar o Raccar che corrisponde all'attuale forma slovena Rakar . Sotto questa forma il cognome è diffuso in tutta la Repubblica di Slovenia, compreso il Breginjski ko t nel Caporettano e non escludo che i1 cognome sia arrivato a Lasiz proprio da lì.

I1 cognome è sorto, col formante -ar , dal sostantivo sloveno " rak " (= gambero) e in origine stava ad indicare il pescatore o il cacciatore di gamberi. Il cognome poteva nascere ovviamente in una zona ricca di torrenti e di acque, che rappresentano, com'è noto, l'habitat naturale dei gamberi di acqua dolce. E la zona del Breginjski kot aveva le condizioni ideali per la vita dei gamberi (cfr. il toponimo Potoki!).

Riavez

Nel 1791 muore a Scrutto «Antonius filius Cristiani Riaviz militis transfugae».
Cristiano Riaviz era un sol­dato disertore e proveniva molto probabilmente dalla Šentviška planota.

Nel 1769 era cappellano a Liessa un certo «.Jacobus Riavez» (poi anche Riaviz e Riauz).
Era arrivato a Liessa col padre Martino il quale morì nel 1775 e l’atto di morte annota che proveniva dalla località di Roče, facente parte allora della parrocchia di San Vito (Šentviška Gora). Nel 1811 un certo «Stephanus filius qm. Michaelis Ariaviz de Chiapovano, Parochiae Salcani», ma da 14 anni resi­dente a Erbezzo, sposa Maria Camugnar di Calla.
Stefano Ariaviz era di Čepovan facente parte allora della par­rocchia di Solkan.
Suo figlio «Joseph Ariauz» si sposerà nel 1849 ma non assicurerà la continuazione di quel cognome che è da tempo estinto anche nella valle di San Leonardo.

Riavez / Rjavec è un cognome, derivato col for­mante -ec, dall’aggettivo slo­ veno «rjàv» (forma dialetta­le: «arjàv» = colore bruno) e in origine stava ad indicare una persona che aveva la pelle scura o bruna.

Sembra che la denominazione «rjdavec» fosse usata anticamente anche per designare l’orso (bruno).
Cfr. P. Merkù, o.c. pag. 22 alla voce Erjavec.

Riavez / Rjavec è un cognome, derivato col formante -ec, dall'aggettivo slo vetro " rjàv " (forma dialettale: " arjàv " = colore bruno) e in origine stava ad indicare una persona che aveva la pelle scura o bruna. Sembra che la denominazione " rjavec " fosse usata anticamente anche per designare l'orso (bruno). Cfr. P. Merkù, o.c. pag. 22 alla voce Erjavec.

Robàna

1641 Polonia Robananiza de Lassiz (Libri dei battesimi di S. Pietro),
1789 Leonardus qm. Steffani Robanna de Lasiz,
1831 Jacobus Gubana dicto Robana de Lasiz (Libro dei matrimoni di San Pietro).

Robana è stato un cognome tipico di Lasiz che si è estinto nei primi decenni del 1800 ma il suo ricordo sopravvive ancora nel nome di casato Robàna a Lasiz.

E un cognome derivato probabihnen­te, con la formante di segno maschile -a, dalla voce arcaica slovena robàn (= persona goffa, grossolana, maldestra).

Robànaz / Robànac 1624 Andrea Robanaz di Azida,
1632 Simon Robanaz habita in Mezzana,
1637 Simon Robanaz de Mezzana (Libri dei battesi­mi di San Pietro),
1664 Gregorius Robanaz de Ponteaco,
1670 Gregorio Robanaz de Azida,
1679 Jacobus Robanaz de Azida,
1695 Matthaeus filius Gregorij Robanaz de Jessegna,
1701 Andreas filius qm. Gregorzj Roba­naz de Jessegna,
1733 Catharina filia Andreae Robanaz de Rotta, 1772 Marina filia Lucae Robanaz de Ponteaco,
1814 Michael Robanaz de Ponteaco
(Libri dei matrimoni di S. Pietro).

Il cognome Robànaz / Robànac, tipico di Ponteacco, si è estinto nei primi decenni del 1800.
Potrebbe derivare, con la formante dial. -ac, dalla voce arcaica slovena robàn (= perso­na grossolana, goffa, maldestra).
Cfr. anche il toponimo Robànci a Premančan nell’Istria slo­vena.

Da notare però che nei pressi di Ponteac­co c’è una località chiamata Robànaz / Robà­nac che potrebbe avere qualche legame col citato cognome.

Rochavaz / Rokàvac

1480 ― 1500 Jarney filius Rochauec de Azi­da, Jerney filius Rokauitz de Azida,
1505 Jar­ney Rochauuatz de Asida, Racouatz de Asida
(Regesterium b. Marie Virginis ― Libro della veneranda (con)fraterna di S. Maria del Monte / Da ora in poi: Registro di Castelmonte).

Rochàvaz / Rokàvac è un antico cognome di Azzida, che si è estinto già nel 1500 dato che non compare sui libri dei battesimi di S. Pietro che iniziano nel 1612.

Questo cognome sloveno però si è conservato in Slovema ed è presente ad esempio a Ljubljana e a Maribor nella forma Rokàvec.

Il cognome è sorto, con la formante -ac, daI sostantivo rokàv (manica del vestito) ma il suo significato non mi è del tutto chiaro.

Ronner

L’11 febbraio 1809 viene celebrato a San Leonardo il matrimonio tra «Antonius filius Bartholomaei Ronner» ed Elena Bledig di Jessena.
Antonio Ronner era oriundo di Ponikve, un paese situato sulla šentviška planota e si era rifugiato a San Pietro al Natisone qualche anno pri­ma.
Gli sposi, dopo il matri­monio, fissarono la residenza a Scrutto.
Maria, una delle figlie di Antonio Ronner (nata nel 1814) si sposò nel 1839 con «Andreas filius Valentini Urbancigh» oriun­do di Ukanje, una località situata sulla sponda sinistra del fiume Judrio (Slovenia).
Rimasto vedovo nel 1871, Andrea Urbancigh si risposò nel 1872 con Maria Dreco­gna di Tribil superiore e con­tinuò ad abitare a Scrutto.

Rodes / Rodež

1628 Marino Rodes di & Piero,
1635 Marino Rodes de Ponteaco,
1641 Elena fihia Marini Rodes de Pontea,
1698 Andreas Rodes de Pontea­co (Libri dei battesimi di San Pietro).

Il cognome Rodes / Ròdež era tipico di Pon­teacco dove si è estinto all’inizio del 1700.
Il1 suo ricordo si è conservato nel nome di casato Ròdeži presente a Mezzana fino a poco tempo fa.

Si tratta di un cognome derivato probabilmente, con la for­mante -ež, da una base aggettivale ròd (cfr. Ple­teršnik, 11, pag. 431).

In Slovenia esiste sia il cognome Ròdež (anche Rodeš) che il toponimo Ròdež (cfr. ad esempio la località di Ròdež presso Deskle nella valle dell’Isonzo, Rode# è anche il nome di una altura vicino al monte Kraguonca sopra l’abitato di Pegliano in comune di Pulfero.

Ros

Ros è un cognome tipico di Brizza, qui documentato già all'inizio del 1600 ed ora in via di estinzione. Questo cognome, di chiara origine friulana, deriva da un soprannome. Così, infatti veniva chiamata un tempo una persona dai capelli rossi. E' significativo il fatto che la famiglia portatrice del cognome Ros di Brizza aveva il nome di casato Lahovi (= originari del Friuli o friulani).

E' interessante far notare che il cognome Ros si è conservato nella forma originaria friulana soprattutto sul territorio etnico-linguistico sloveno mentre si è trasformato o italianizzato nelle forme Rosso e Rossi sul territorio friulano.

Il cognome Ros è documentato a Clenia (S. Pietro al Natisone) nel 1599: Dominicus Ros de Clenia (Registro della Confraternita di Castelmonte) ed era presente anche a Logje (presso Breginj / Bergogna ) nel Caporettano: 1666 Valentinus Ross de Long sub parochia Caporetensi - Libri dei matrimoni di S. Pietro.

Rosman - Rusman

1480 ― 1500 Andrea Rusman de Acida, Andrea Rosman de Azida,
1498 Andreas Rusman de Azida (Registro di Castelmonte).

Il cognome Rùsman o Ròsman ha avuto vita breve ad Azzida dove è attestato attorno al 1500.

Se le forme antiche citate corrispondono alle for­me slovene odierne (Rožman, Rozman) il cogno­me potrebbe derivare, con la formante ―man, dall’antroponimo Eramus (it. Erasmo, sloveno. Erazem).
Lo deduco soprattutto dal fatto che la lettera ―s contenuta nel cognome Rosman è scritta nel docu­mento citato in modo tale da identificarla senza ombra di dubbio con la ―s― dolce, corrispondente alla lettera slovena ―z―.

Rucchin

Il cognome Rucchin /Rukin è di difficile interpretazione. Dal 1600 fino alla metà del 18. secolo è sempre registrato nella forrna Rucchin o Ruchin, ma dal 1750 in poi, anche se sporadicamente, nella forma Rochin.

Personalmente ritengo, anche se con riserva, che questo cognome nasconda la forma diminutiva Rokin / Rocchin, derivata dall'agionimo o nome di santo Rocco / Rok. Cfr. anche i cognomi italiani Rocchi, Rocchini, Rocconi: "si tratta della cognominizzazione del nome Rocco, affermatosi soltanto nel quattrocento con il diffondersi, specialmente nelle Venezie e nel Sud, del culto di S. Rocco, venerato come protettore contro la peste" (E. De Felice, Dizionario dei cognorni italiani, Milano 1978, pag 212).

Il cognome Rucchin / Rukin è tipico della frazione di Zaločila (oggi Rucchin), che si trova a pochi passi dalla chiesa di S. Volfango nella quale c'è un altare dedicato proprio a S. Rocco. La devozione a S. Rocco è documentata in questi paesi già alla fine deI 1500. Cfr. T. Venuti - Chiesette votive, Udine 1985, pag. 12.

Il passaggio di Rocchin / Rokin a Rucchin / Rukin si spiega facilmente nell'ambito della dialettologia slovena. Basti pensare, ad esempio, al passaggio di Mohor a Muhor, di moros a muros e di polenta a pulenta.

Rucina / Ručina

I1 rarissimo cognome Rucina / Ručina era presente all'inizio del 1600 non solo a Cepleti-schis ma anche nella vicina valle dell'Isonzo dove è documentato già nel 1633 ( Gregor Rucna a Svino presso Caporetto).

A Cepletischis il cognome Rucina , trasformato poi in Rucna ( Ručna) a causa della contrazione vocalica, si è estinto nel corso del 1700 ma il suo ricordo si è conservato nel nome di casato Rucnovi , anch'esso ormai in via di estinzione.

Si tratta di un cognome alquanto oscuro che però potrebbe derivare dal verbo sloveno rukati , anche ručati ( ručim ) e precisamente, con la formante -a, dalla forma aggettivale ručen .

Questo verbo significa "muggire, ruggire" ed è presente tuttora anche nel dialetto sloveno del Natisone dove ha assunto però un significato leggermente diverso ( ručiti se significa approssimativamente: essere arrabbiati ma tenendo nello stesso tempo un atteggiamento scontroso e ringhioso).

Rucina / Ručina , prima di diventare cognome, era dunque un semplice soprannome e in origine stava a designare una persona dal carattere piuttosto difficile.

Rucli

Il cognome Rucli / Rukli era un tempo concentrato esclusivamente nel paesino di Topo1ò e da qui si è diffuso dapprirna nella valle di S. Leonardo e successivarnente, a causa dell'emigrazione, anche a Cividale e nella pianura friulana.

Ritengo che questo cognome provenga dalla vicina valle deIl'Isonzo dove è tuttora presente e lo collego in qualche modo ai cognomi Tonkli e Šekli che riscontriamo sul territorio di Tolmino.

Alcuni ritengono che questi cognomi, sorti col formante -li , siano di origine tedesca. Questa tesi non è poi così strana se si considera che la colonizzazione tedesca del territorio della Sorica e della alta Baška grapa presso Tolmino nel sec. XIII-XIV ha lasciato probabilmente delle tracce anche nella toponomastica (cognomi) della valle dell'Isonzo.

Per spiegare il significato del cognome Rucli / Rukli diffuso anche nei comuni sloveni di Jesenice e di Radocljica sono necessarie altre ricerche e la collaborazione di qualche germanista.

Russig - Rusič

1792 " Simon Rushizh de Parochia volzanensi, miles transfuga " si sposa con Giovanna, figlia di Mattia Lauretigh di Podgora presso Oblizza. Simon Rùshizh (Rusič) era un soldato disertore e si era rifugiato a Podgora qualche mese prima di sposarsi, dato che nel 1892 aveva già il " quasi domicilium Podhorae ". Morirà il 19 gennaio 1817 " morbo appopletico aggravatus in villa Sairaci penes Jdriam in Cambia superiore Dioecesis Labacensis " (a Ziri, nella Gorenjska ma non lontano da Idria). Dalla fine del 1700 viveva a Cernetig (comune di Stregna) un certo " Petrus filius Matthiae Russiz de Dublar oriundus " il quale aveva sposato tale Giovanna Bordon di Cernetig. Era oriundo di Doblar un paese tra Kanal e Solkan nella valle dell'Isonzo e morì il 16.5.1817, dopo essere rimasto vedovo, nel paese di Srednje (Kambreško) " propter extenuationem famis ".

Dalla valle dell'Isonzo si sono dunque rifugiati nella parrocchia di S. Leonardo almeno due giovani che portavano il cognome Rùssig ( Rùsič ). Si tratta di un cognome patronimico, derivato dall'aggettivo sloveno " rus" (= fulvo, rosso; cfr. anche il sostantivo " rùsica " - dia!. " rusca " = la formica rossa). In Slovenia è molto diffusso anche il cognome Rus.

Dall'aggettivo " rùs " sono sorti i nomi di casato Rùscovi (a Masseris) e Rusoni (a Brizza).

Tutte queste forme onomastiche stavano ad indicare in origine delle persone che avevano i capelli rossi. Cfr. anche i cognomi analoghi Ròth (anche Rét) e Ròs .

Il primo, di origine tedesca, è diffuso in tutta la valle dell'Isonzo ed era un tempo tipico del paese di Zaga presso Bovec / Plezzo, chiamato anche Rothendorf (= il paese dei Roth). Il secondo, di origine friulana, era invece tipico del paese di Brizza presso Savogna (1612 Matheus Ros de Sauodgnia - Libri dei battesimi di S. Pietro, 1690 fil. Marini Ros de Sauodgna -Libri dei morti di s. Pietro).

Da notare che la famiglia Ròs di Brizza è conosciuta col nome di casato " ta par Lahe " (= presso il friulano). Da ciò si può dedurre che il primo Ros approdato a Brizza fosse una persona oriunda del Friuli. Il cognome Ròs (oggi anche Ròš ) era presente nel 1600 anche nel Breginjski kot da dove si è diffuso nella sottostante valle dell'Isonzo.

Dalla forma Ròs è sorto il cognome patronimico Rosič o Réšìč presente tuttora a Borjana e in qualche altra località del comune di Tolmino.

Ruttar / Rutar

Dai libri dei battesimi della parrocchia di S. Leonardo risulta che il cognome Ruttar / Rutar era concentrato nei sec. 17. e 18. soprattutto nel paesino di Breg / Clabuzzaro in comune di Drenchia dove è tuttora molto diffuso. Da qui si è irradiato nel comune di Grimacco, nella valle di S. Leonardo e ultimamente anche a Cividale e nella pianura friulana.

Questo cognome è arrivato con ogni probabilità a Clabuzzaro dalla vicina valle dell'Isonzo dove è attualmente diffuso soprattutto nella zona di Tolmino (Zatolmin, Poljubin, Volarje, Gabrje, Dolje, Volče, Tolmin).

Bisogna tener presente, infatti, che fino al 1784 i paesi dell'attuale comune di Drenchia, facevano parte della parrocchia di Volče / Volzana presso Tolmino e intrattenevano con gli sloveni della valle dell'Isonzo, anche a livello sociale, dei rapporti molto intensi.

Il cognome Rutar, presente nella valle delI'Isonzo, deriva con tutta probabilità dai toponimi Nemski Rut nella Baška Grapa o Volčanski Ruti presso Volče / Volzana col formante ar: Rut(i) + ar = Rutar e in origine designava l'abitante o la persona originaria di quei paesi. Sul territorio etnico sloveno sono numerosissimi i toponimi del tipo Rovt, Rut, Ruti, Ruta, Rute, Rutar e due sono presenti anche nella nostra regione (Rutte Piccolo presso Tarvisio e Ruttars (=Rutarji) in comune di Dolegna del Collio).

Tutti questi toponimi derivano dal sostantivo dialettale sloveno " rovt " (particolarmente diffuso nella Gorenjska) e " rut " (presente nella parte Nord-occidentale del territorio sloveno).

Il sostantivo " rovt " o " rut " (ted. moderno: das Gereute ) è un prestito germanico molte antico che è penetrato nella lingua slovena probabilmente dal bavarese e aveva originariamente il significato di " terreno dissodato ", " novale ". Si tratta di un termine legato ai primi insediamenti abitativi quando i coloni ricavavano i terreni prativi o arativi mediante il taglio e la combustione dei boschi.

Božo Zuanella

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