San Leonardo - Podutana


Capoluogo comunale di una vasta zona nella vallata del Cosizza e dell'Erbezzo.

Risalendo il fiume Natisone dopo Cividale, si aprono sulla destra le vallate dell’Alberone e del Cosizza, sotto il piccolo altipiano di Azzida.

I1 territorio del comune di San Leonardo segue la vallata del Cosizza e dalla confluenza dell’Erbezzo prosegue lungo le rispettive vallate fino ai confini dei comuni di Stregna e di Grimacco.

Lungo questi assi vallivi si sono formati i princi­pali insediamenti abitativi, tut­tavia la maggioranza dei paesi sono sorti sui fianchi montani in posizioni dove era possibile sfruttare al massimo l’esposi­zione al sole anche nel periodo invernale.

La superficie territoriale è di 27 kmq, su di una fascia altimetrica che va dai 138 ai 719 m.s.m.
Il paese più elevato in quota è Iainich, a 520 m.s.m.; il più basso è Cemur a 150 m.s.m.

La popolazione (1.207 abi­tanti al 31. 12. 2003), è distribuita in 25 tra nuclei e centri abitati.
Nel passato la popola­zione dei paesi in quota supera­va di molto quella di fondovalle, oggi la proporzione si è for­temente invertita.
Attualmente una buona metà dei residenti si concentra nei soli paesi sorti alla confluenza dei due torrenti (Merso di Sotto, Merso di Sopra, Scrutto e San Leonardo) ed un ulteriore 30% risiede nelle altre località di fondoval­le; alle 14 frazioni in quota è rimasto poco meno del 20% degli abitanti.

Alcune frazioni sono già completamente disabitate (di Čišnje rimangono ruderi coper­ti di edera è rovi; a Pikon dopo un ventennio, è ritornata una residente) e molte altre si stan­no svuotando in modo irrever­sibile.

La storia del comune si con­figura in quella più ampia della Slavia friulana.
Le vicende secolari della Banca di Merso, sede di convocazione delle vicinie delle due valli all’ombra dei tigli della chiesetta di Sant’Antonio abate, alla con­fluenza dell’Erbezzo e del Cosizza sono narrate a parte.
Ma, partendo dai primordi, si potrebbe risalire fino ai primi colonizzatori che trovarono riparo nelle cavità naturali e nelle grotte, ed a quelli che edificarono castellieri e luoghi for­tificati ancora oggetto di studi archeologici.

Non è il caso di ripercorrere in questa sede la lunga e com­plessa vicenda storica del terri­torio comunale, quanto invece semplicemente constatare le conseguenze dell’involuzione cui è stato soggetto tutto il territorio delle Valli da quando assunse un ruolo di confine conflittuale.
Dalle guerre napo­leoniche a quelle risorgimentali fino alle guerre mondiali fu tutto un susseguirsi di disav­venture.

Se si guarda l’aspetto demografico come indicatore sociale si può osservare come la Slavia abbia tentato di risol­levare le sue sorti dopo il primo conflitto mondiale, ma dovette soccombere nel mezzo secolo dopo il secondo.
E non fu in grado neppure di. sfruttare in pieno, come il resto del Friuli, l’occasione della ricostruzione dopo il terremoto del 1976.

Rimane purtroppo la costante di un’evoluzione mancata, di occasioni perse, di buone intenzioni dichiarate cui raramente seguono passi concreti.
Basti osservare la difficile messa in moto dei provvedimenti delle leggi di tutela e l’impossibilità di invertire la spirale involutiva sociale, economica e demogra­fica.

Oggi, quando la globaliz­zazione e l’omologazione di massa tendono a livellare e ridurre a folclore il ricchissimo patrimonio linguistico, storico e culturale locale, si apre la pro­spettiva di un’Europa allargata dove la caduta dei confini può favorite la rinascita del mosai­co di lingue e di culture che la costituiscono
Ma potrebbe anche dar loro il colpo di grazia. La Slavia è un quadretto di questo mosaico in cui può avere il suo significato anche il tassello del comune di san Leonardo.

Stemma:
nello scudo, inte­ressante la presenza stilizzata della lastra o tavola di pietra. dell’antica Banca di Merso, sovrastata dal tiglio, accanto al leone rampante che tiene. una chiave.

Attività economiche:
iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agri­coltura ci sono 120 ditte (marzo 2000), di cui 62 attinenti al settore agricolo, 19 al commerciale, 16 all’edile e 5 alla ristorazione (bar e tratto­rie). Abbonamenti alla rete telefonica fissa n° 402 (su 468 famiglie).

Servizi:
municipio, banca, ufficio postale, ambulatorio medico, stazione dei Carabinieri, tutti situati tra Merso di Sopra e Scrutto.

Attrezzature sportive:
Palestra (nei locali della scuola media), campo di calcio (attrezzato di spogliatoi ed illuminazione), area attrezzata per manifestazioni; campo dà tennis e pallavolo.

Scuole
materna, elementa­re, media inferiore.

Sante Messe
Cosizza, Clastra, Altana, Merso di sotto, in cui si celebra a rotazione settimanale.
A Cravero il servizio domenicale è curato dall'ultraottuagenario exparroco che risiede a Udine.

Monumenti di particolare interesse:
Chiesa di S. Silvestro
Stefania Carlig
da DOM
foto LINTVER


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