ORTICA - POKRIVA

(Urtica dioica L.)

pianta intera

E’ una pianta dioica con peli urticanti e setolosi, dalle foglie scure verdi, ovate, appuntite, lunghe, cordate alla base, grossolanamente seghettate.
Le infiorescenze maschili o femminili, a pannocchia composta, il più delle volte sono più lunghe del vicino picciolo della foglia.

Principali componenti

Sicuramente una significativa presenza di flavonoidi (glicosidi della quercitina e altri), mentre è controversa quella di glucochinine, spesso chiamate in causa per una vantata «azione antidiabetica».
Interessante la presenza di ferro.

Proprietà

E’ un vasocostrittore ed emostatico, antianemico e antirachitico; depurativo e diuretico.

Indicazioni

E’ un coadiuvante del trattamento delle tendenze emorragiche: emottisi, metrorragie, epistassi.
Può risultare utile in molte dermatosi.
In particolare come blando diuretico può essere scelto per determinare un aumento del volume di urina, un calo del peso corporeo ed una modesta riduzione della pressione sistolica.

Promettenti sembrano essere alcuni studi che indicano l’uso degli estratti di radice di ortica per affezioni benigne della prostata, soprattutto nel trattamento della congestione prostatica e dei conseguenti disturbi della minzione e delle iperplasie benigne della prostata in fase iniziale o negli stadi I e IL.

Modo di utilizzazione

Infuso di foglie e radici:
50 g per i litro d’acqua.
Bollire da 2 a 3 minuti.
Tenere in infusione 20 minuti.
Bere a volontà. Succo:
due fialoidi al dì, o un cucchiaio da minestra tre volte al dì prima dei pasti.


Tintura madre:
25 gocce tre volte al giorno avanti i pasti.

Medicina popolare

Molte sono le possibilità d’impiego.
Il decotto delle radici è usato per lavaggi contro la forfora e la caduta dei capelli;
50 g per litro d’acqua, cui si aggiunge mezzo bicchiere di aceto, vengono fatti bollire per alcuni minuti.
Con il liquido ottenuto si friziona il cuoio capelluto e lo si unge poi con olio d’oliva, ripetendo le applicazioni per alcuni giorni.

Il decotto della pianta è considerato un ottimo diuretico, efficace nella cura della cistite, della gotta e come antireumatico.
Il succo d’ortica, ottenuto per schiacciamento della pianta, viene usato come emostatico nell’epistassi e nelle emorragie uterine.

L’infuso alcolico di foglie e fiori è utilizzato come purgante, quello della pianta intera come antitussivo.
Le foglie lessate, possono essere mangiate come gli spinaci, in minestra, in frittata o semplicemente condite: costituiscono un cibo molto sano perché aiuta la circolazione.
A tal proposito ho un ottimo ricordo dell’ortica a tavola durante il periodo che ho trascorso in Liguria, sull’Appennino: spesso e volentieri la trovavo come elemento importante di numerose pietanze, in particolare come accompagnamento di carni e selvaggina.
I semi d’ortica combattono l’enuresi dei bambini:
da soli, mescolati per esempio allo yogurth o secondo la ricetta seguente:
15 g di semi pestati + 60 g di farina di segale.
Fare una pasta con acqua e con un po’ di miele.
Preparare delle torte che si cuoceranno al forno.
Un pezzo alla sera per cicli di 15-20 giorni.
Dott. Franco Fornasaro
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