SAN GIOVANNI D'ANTRO: NUOVI RAMI

Gli speleologi scoprono sempre novità nella grotta, come queste ben descritte nel presente articolo

PREMESSA

Sono proseguite durante l'inverno, le esplorazioni nei nuovi rami della grotta di San Giovanni D'Antro (fr 43) ormai meta di continue scoperte da parte del Circolo Speleologico Idrologico Friulano.

Per portare a conclusione il rilevamento delle nuove gallerie, è stato iniziato un lavoro di divisione della grotta in settori. In questi ultimi, hanno operato sempre le stesse squadre: questo per migliorare la loro conoscenza nel singolo ramo e per permettere una più rapida conclusione del rilievo di precisione. Durante l'esplorazione ci sono state delle scoperte interessanti, delle quali riferiremo nella descrizione dei singoli rami.

Oltre a questo è stato posto all'interno della grotta un termoigrografo a registrazione settimanale, per la raccolta dei dati riguardanti la temperatura e l'umidità relativa, in correlazione con i dati forniti dalla stazione esterna da noi posta nel paese di Antro.

Contemporaneamente all'esplorazione della grotta sono state condotte nella zona sovrastante Antro (territorio compreso tra le borgate di Ialig, Spignon e Pegliano) ricerche di nuove cavità. Queste sono state effettuate in periodi successivi a forti precipitazioni piovose, in modo da costatare più facilmente l'esistenza di assorbimenti alimentanti i corsi d'acqua della sottostante cavità. Ne abbiamo rinvenuti numerosi, tre dei quali sono stati rilevati perché agibili (per uno di questi si sono dovuti effettuare lavori di scavo): si tratta di grotte di poco conto perché il loro sviluppo e la loro profondità non superano i 15 metri.

DESCRIZIONE DEI NUOVI RAMI

I rilievi dei rami, descritti sul presente lavoro, saranno aggiunti al lavoro già conosciuto (vedi Mondo Sotterraneo ott. 77) e pubblicati in un rilievo generale in questa stessa rivista.

Per una migliore comprensione della descrizione, bisogna avere sotto occhio il rilievo della Grotta di San Giovanni d'Antro pubblicato in Mondo Sotterraneo anno 1. N. 2 dell'ottobre 1977.

RAMO LATERALE DELLA SALA DELLE CONCREZIONI

Nella sala delle concrezioni, che si trova in fondo al ramo degli insetti, è stato scoperto un passaggio tra massi di crollo, che ha dato adito ad una galleria sub-orizzontale rilevata per soli 50 metri. Le caratteristiche di questo ramo sono pressoché identiche a quelle della galleria principale e cioè materiale clastico ricoperto da abbondanti depositi d'argilla. I1 ramo in leggera salita termina su un pozzo- camino di 8 metri con strette vie di prosecuzione.

RAMO ATTIVO DEGLI INSETTI

E' stata scoperta casualmente, a circa 110 metri dall'inizio del ramo degli insetti, la galleria attiva che alimenta il vecchio ramo principale della grotta di San Giovanni d'Antro. Lungo 120 metri con un dislivello di 20 metri presenta nella sua prima parte la forma tipica del meandro che poi si restringe in un condotto dalle sezioni molto varie. Questo ramo è percorso da un piccolo ruscello, che forma profonde pozze e scompare in una fessura impraticabile prima della fine dello stesso, per ricomparire a breve distanza nel ramo che dalla sala Tellini porta al camino finale. I1 ramo, dopo un prolungato periodo senile in cui i depositi calcarei hanno invaso quasi totalmente la galleria, stà attraversando un nuovo periodo d'attività che ridiscioglie le precedenti formazioni calcaree.

PROSECUZIONE RAMO DESTRO

Dalla parte turistica a circa 220 metri dall'ingresso si stacca sulla destra un ramo, già esplorato per una lunghezza di 115 metri nel lontano 1925 (Lazzarini A., Feruglio E., Desio A.).

Il ramo sino ad ora rilevato si concludeva con un lago il cui soffitto sfiora il livello delle acque. Oltre questo punto si è potuti proseguire favoriti dalle ottime condizioni atmosferiche dell'ottobre e novembre '78. Con l'ausilio di mute subacquee e senza far uso d'autorespiratori, si è raggiunto in una galleria allagata e superando tre piccoli sifoni il punto massimo esplorabile che non permette ulteriori prosecuzioni. Oltre al ramo sopra descritto si diparte sulla destra a circa metà percorso uno stretto cunicolo asciutto con abbondanti depositi d'argilla. Questo termina in una fessura impraticabile dove è interessante la presenza di un camino molto levigato con caratteristiche simili a quelli che si incontrano nei rami più interni della grotta. Il nuovo tratto, che misura 110 metri, era già stato esplorato dal nostro consocio Giorgio Cobol (†) nel 1957 e nel 1976 dal Club Subacqueo Udinese ma non esisteva un rilievo di precisione

RAMI DELLA SALA DIRAMAZIONI

Dalla sala diramazioni si staccano dei rami ascendenti e uno discendente, che formano una serie di gallerie sovrapposte, comunicanti in più punti. Questi terminano in una sala di dimensioni 8x12x10 riccamente concrezionata. Si tratta di un ramo fossile della lunghezza di 181 m. caratterizzato da abbondanti depositi d'argilla. E' interessante notare che la sala in questione dista, secondo il rilievo, circa 10 metri dal ramo principale che porta dal ramo turistico alla sala Tellini, ma è posto ad un diverso livello.

RAMO LATERALE DEL RAMO DELLE VASCHETTE

Scoperta nell'aprile del 1975, assieme al ramo delle vaschette dal quale si diparte, la galleria non era mai stata esplorata completamente a causa della sua pericolosità. Esistono, infatti, lungo tutto il percorso massi pericolanti costituiti da una brecciola molto friabile ed altri ne cospargono il fondo rendendo insicuro il passaggio. Solo nel gennaio '79 ci si decideva a portare a conclusione il rilievo che terminava sull'orlo di un piccolo pozzo di 8 metri. Da qui si prosegue in una galleria in leggera salita, che si restringe man mano che si prosegue nel ramo, per terminare sull'orlo di un pozzetto di 4 metri. La via di prosecuzione si trova 5 metri più in alto, sulla parete opposta del pozzo, ed è necessaria una esposta scalata per poterla raggiungere.

Oltre questo punto la galleria è franata ma esiste, attraverso i massi, un passaggio che permette l'accesso ad una sala di dimensioni 15x8 metri con belle concrezioni; essa termina poco oltre la sala in un cunicolo franato. Tutto il ramo è fossile, ma esiste una parte impraticabile che dà accesso al ramo attivo dove scorre il ruscello.

Oltre a ciò c'è da notare l'esistenza dei soliti camini, uno dei quali è stato risalito per 12 metri, e la presenza di alcuni pipistrelli.

RAMO DEI CAMINI

Tale ramo è la naturale prosecuzione del ramo superiore che parte dal punto di unione con la sala diramazioni. Lungo 39,5 m. ha un andamento ascendente (Sale a + 10,5 m. dalla sala diramazioni in certi punti anche su notevoli quantità di massi di crollo cementati dalla concrezione ed è caratterizzato, come il nome che gli abbiamo dato spiega già, dalla presenza di numerosi camini anche di notevoli dimensioni dai quali, sicuramente, in periodo di pioggia notevole, percola molta acqua.

In corrispondenza all'ultimo camino c'è un sottostante pozzo di circa 11 m. che termina fra massi di crollo. Questo piccolo ramo si trova molto vicino anche se superiormente al ramo principale della grotta.

RAMO DALLA SALA DELLE DIRAMAZIONI AL RAMO DELLE VASCHETTE

Dalla sala delle diramazioni verso Ovest si staccano due gallerie parallele in forte ascesa che dopo circa 20 m. si ricongiungono per formarne una sola; questa prosegue, suborizzontale tra numerose concrezioni che rendono difficile il passaggio. La galleria poi si restringe e prosegue in discesa fino a sbucare nel ramo delle vaschette a circa 40 m. dalla sala Lazzarini. Anche questo ramo lungo 90 m. (compresa la sala delle diramazioni) presenta le caratteristiche dei precedenti e cioè è fossile con abbondanti depositi di argilla.

RAMO SUPERIORE DEL RAMO DEGLI INSETTI

Si raggiunge con una breve risalita di circa 4 m. attrezzata con una staffa, che si trova a 60 m. dal camino finale. Presenta abbondante deposito di argilla sul pavimento e molto materiale elastico di grosse dimensioni. Questo ramo lungo 101 m. è da considerarsi il più comodo per raggiungere la sala delle concrezioni situata in fondo al ramo degli insetti. C'è da notare la presenza di numerosi collegamenti con il ramo sottostante ed inoltre un camino risalito per circa 12 m.; lungo questo c'è una finestra, che dà adito ad un sistema di gallerie ancora superiori al presente ramo appena descritto.

Inoltre molte sono le continuazioni laterali inesplorate anche se si pensa che debbano essere di piccole dimensioni.

Presso la fessura, che dà accesso al ramo, sono stati raccolti frammenti ossei e denti poi classificati come appartenenti a Cervus E1aphus Linn. Si ringrazia il prof. dott. Ridel, direttore Museo di Storia Naturale di Trieste, per la classificazione. Si tratta di reperti interessanti, perché ci troviamo nella parte più interna della grotta e questo ritrovamento può far pensare alla vicinanza di un collegamento con l'esterno.

C'è anche da notare che il cervo è scomparso da questa zona da più di cento anni.

CONCLUSIONI

La Grotta di San Giovanni d'Antro con i rami descritti raggiunge uno sviluppo di m. 2779 (vedi tabella 1). Le gallerie rilevate fino ad ora rappresentano soltanto quelle principali; esistono numerose diramazioni secondarie, che saranno rilevate prossimamente.

LUNGHEZZA DEI RAMI

Lunghezze in metri dei vari rami e sviluppo totale della Grotta di San Giovanni d'Antro.

Ramo principale (*) 672.5

ramo destro (*) 115

prosecuzione ramo destro 101.5

ramo A. Lazzarini (*) 83

sala Lazzarini 32

ramo superiore (*) 114.4

ramo degli insetti (*) 276.6

ramo attivo degli insetti (*) 154.7

ramo attivo nuovo degli insetti 120

ramo delle diramazioni (*) 107.8

ramo dei camini 39.5

ramo delle vaschette (*) 435

rami della sala delle diramazioni 181

ramo laterale del ramo delle vaschette 105

ramo laterale della sala delle concrezioni 50

ramo della sala delle diramazioni al ramo delle vaschette 90

ramo superiore del ramo degli insetti 101

Totale sviluppo della cavità

(rami rilevati fino al maggio 1979) = m. 2.779

(*) Le misure dei rami segnati da asterisco sono state prese dal precedente lavoro di Savoia L. del 1977.

Dario Ersetti

da "mondo sotterraneo" - n. 1 - aprile 1979

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