La Madonnina di Liessa


Le vicende della Madonnina di Liessa, che si trova sul greto del torrente Cosizza.
La Madonnina di Liessa, che si trova sul greto del torrente Cosizza, è stata collocata alla fine degli anni ’50 dall’allora parroco Don Giovanni Nimis.
Le bambine del paese portarono in processione solennemente la statua della madonnina dalla chiesa verso la sua nuova collocazione.
Il basamento era formato da quattro colonnine in cemento che sorreggevano una sfera, anch’essa in cemento; sulla sfera era posizionata la statuina in maiolica.
Il tutto per un’altezza di circa 180 cm.

Con il passare del tempo le intemperie e le piene del fiume hanno rovinato la madonnina in maiolica.
Intorno agli anni ’70 la madre del parroco Don Azeglio Romanin ne comprò una nuova in finto marmo.

Il 27 ottobre 1990 un violento nubifragio portò via la madonna ed il basamento.
L’allora parroco Don Azeglio organizzò una colletta tra i fedeli per riportare la madonna al suo posto;.
Così fu fatto il 15 agosto del 1991, con una solenne celebrazione e processione.

Attualmente statua e basamento sono copia dell’originale, il tutto realizzato però in pietra piasentina.

Il basamento reca una scritta:
“impetu aquae diruta 1990
fidelium pietate restituta 1991 A.D.”
(distrutta dall'impeto dell'acqua nel 1990, ricostruita nell'anno del Signore 1991 dalla pietà dei fedeli).

A proteggere il tutto ora c’ è una bariera in ferro.

Qualche mese dopo la collocazione il pescatore Feletig Francesco ritrova la vecchia madonnina nei pressi della sua abitazione, al di sotto del ghiaione sulla riva del fiume.
Miracolosamente, pur avendo percorso circa 1 Km tra sassi e acque vorticose, la madonnina aveva appena qualche graffio.
I pescatori del comune così decisero di collocare la statuina nel posto in cui era stata trovata, intitolandola “Madonnina del Pescatore”.
Giacomo
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