I libri degli anniversari di Cividale del Friuli

Presentati a Cividale i volumi di Cesare Scalon che rappresentano una miniera di dati sulla società del Friuli e delle aree che facevano capo alla Città ducale.
Ricordate numerose persone della Slavia friulana e di paesi sloveni d'oltre confine.
Sono stati presentati giovedì 25 settembre, nella chiesa di Santa Maria dei Battuti di Cividale, i due volumi
«I libri degli anniversari di Cividale del Friuli» di Cesare Scalon,
docente di paleografia latina e direttore del Dipartimento di scienze storiche e documentarie dell’Università di Udine.

I volumi di complessive 1044 pagine, sono editi dall’istituto Pio Paschini di Udine» nella collana Fonti per la storia della Chiesa in Friuli.
Alla presentazione sono intervenuti autorità e docenti universitari — i docenti Reinhard Hartel dell’Università di Graz, Peter Stili dell’Università di Lubiana e Paolo Cammarosano dell’Università di Trieste.
Quest’ultimo ha compiuto una larga indagine dell’opera di Scalon ed ha sottolineato che tutti gli studiosi della storia del Friuli dovrebbero avere a disposizione questa ricerca essenziale per la conoscenza, tra l’altro, dell’onomastica e toponomastica, della società e della Chiesa nel Friuli medievale.

Ma che cosa sono i «libri degli anniversari»?
Detti anche «catapan», sono registri manoscritti, strutturati secondo l’ordine del calendario ecclesiastico in modo che ad ogni giorno sia dedicato uno spazio congruo, sul quale annotare nomi di defunti, per lo più completi di soprannomi, patronimici o matronimici, paesi d’origine, professioni o qualifiche, spesso accompagnati dalla data di molte e dei lasciti fatti all’istituzione ecclesiastica o monastero in «cambio» di celebrazioni di sante messe.

I volumi del prof. Scalon riguardano gli «anniversari» compilati nel ‘300 e ‘400 che riguardano tre istituzioni ecclesiastiche cividalesi:
il Capitolo del duomo, il monastero di san Francesco e quello di san Domenico.

Tra i 6672 uomini (il 58 per cento) e donne (41,4 per cento) troviamo anche numerosi abitanti della Slavia friulana, ma anche dei paesi della vicina Slovenia.
Per questo l’opera di Scalon rappresenta un prezioso contributo alla conoscenza dell’onomastica e toponomastica del tenitorio scritta in forma latina.

Riportiamo i nomi e i toponimi che riguardano le Valli del Natisone:

Antro

Bartholomaeus quondam (= fu) Iacobi de Antro (1365),
Conradus filius quondam Iacobi deAnthro (1366),
Daniel de Antro cognatus quondam magistri Savini cirologi (chirurgo - 1359),
Henricus preco de Antro (banditore - 1265),
Gabriel de Landro dictus Boc filius domini Girardi Boc, per la sua anima i francescani di Cividale ricevettero due marche per ricordarne l’anniversario (1404),
Iacobus de Antro (1344),
Iacobus filius quondam Cuanuti de Antro (1344),
domina Canula uxor (moglie) quondam Iohannis de Anthro (1360),
domina Motir uxor quondam Iohanni de Antro,
Iohannes de Antro (1349, 1351), domina Gisla uxor quondam Iohanni de Antro (1359), Ianis fihius Wernardi de Antro (1290 - come riferito nella nota relativa a questo nome nel 1259 viene ricordato un certo Bernardo de braida gastaldo di Antro e il fratello Ianisi, gastaldo di Cividale, i quali ottengono il titolo di miles
— Bianchi, Documenta saeculi XIII , n0 257),
Marcutius de Antro (1299 — Come ricordato nella nota,
nel 1251 viene citato un certo Marcutjus filius quondam Dominici de Antro gastaldus, Maffei, S. Maria in valle, n0 43),
Michael dictus Cemic filius Petri de Antro (1365),
Nicolaus de Antro (1382),
domina Nicolusa quondam Iohannis de Antro (1367),
obiit ser Petrus de Landre (1382),
obiit Sabotba filia Domenis de Landti (1337).

Scorrendo gli indici analitici dei due volumi, oltre che nella località di Antro, ci si imbatte in altri paesi delle Valli del Natisone e della Slovenia.
Eccoli:

Azzida

I1 25 marzo 1427 il convento di san Domenico di Cividale ricevette da «Zuanina de Azida» in memoria del padre Cristiano, della madre Pidrussa e dei loro figli «Heleri, Iacobi, Hermachore, Leonardi, Blasii, Marini, Urbani, Fosche, Dorothee, Stefani et Gregorii» una libra d’oro per l’altare maggiore.

Cosizza

L’11 aprile 1382 morì «Michael de Chosivica».

Drenchia

Il 30 novembre 1391 è registrata la morte di «Andreas de Trenche frater Martini de Trenche» (o di Lonch, come nell’indice dei nomi?).

Masarolis

Alla fine del ‘300 è registrata nel Libro degli anniversari del convento di san Domenico di Cividale la morte di «Nedelcha de Masarolis»; nello stesso periodo è annotato il decesso di «domine Stanche de Masarollis obitus».
Nedeljka e Stanka sono due nomi chiaramente sloveni.

Montefosca

Il 18 maggio dell’anno del Signore 1382 il decano di Montefosca — Monfoscha donò al convento di san Domenico di Cividale una marca di denari perché venisse ricordato il suo anniversario «tam in vita quam in morte et post mortem».
Non è registrato il nome del decano. Il 19 settembre l37l è ricordato nel libro degli anniversari del Capitolo di Cividale «Mathia filius Sabadini de Monte Fuscha».
Nello stesso libro, sotto la data 4 giugno 1382, è annotato Suobiz «decanus de Monfoscha».
Sicuramente si tratta del decano ricordato nello stesso anno nel Libro degli anniversari del convento di san Domenico. I libri degli anniversari del Capitolo di Cividale e dei conventi di san Francesco e san Domenico riportano, inoltre, nominativi di defunti di numerose località dell’attuale Repubblica di Slovema:

Bergogna—Bergona (1398),

Caporetto — Cavoretto (1338),

Cerkno — Chirchinìz (1305);

numerose sono le citazioni del toponimo

Loch (Škofja Loka) e di Tolmino

«ser Bernardinus de Ripa Tulmini» (1506);
troviamo poi «VenerabiIis Dominus Henricus plebanus in Punichil» (1398) —Ponikva.

Scorrendo poi gli indici si incontrano numerosi nomi di persona con l’appellativo — sclavus o sclava anche nei borghi di Cividale (in particolare in quello di Porta Brossana);
1126 aprile 1434 è citata una certa «Margarita de Sclavonia» che abitava con la signora «Iohanina de Portis».
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